Grano tenero
Si conferma il minimo spread tra le classi merceologiche con supporto dal settore zootecnico e dalla limitatezza di offerta di origine Italia. La domanda è presente in carenza di offerta per un’evoluzione dei prezzi che chiudono al rialzo in vista della pausa festiva. Il rafforzamento dell’euro rende lievemente più competitive le alternative comunitarie ed estere anche se lo spread resta importante. Sulle piazze del Nord i grani di forza quotano arrivo tra i 232 €/t di Milano ed i 235 €/t di Bologna con i panificabili superiori ed i misti ormai allineati a meno 2-3 €/t; comunitari panificabili a 227 €/t (+2) e grani di forza invariati a 240 €/t con gli “spring” esteri in ripiegamento valutario a 270 €/t (-3) reso destino.
Grano duro
Dopo il breve periodi di rafforzamento per il completamento delle coperture sul prontissimo, si torna alla calma piatta nonostante la presenza della domanda interessata a coprire, soprattutto al Centro-Sud, posizioni di nazionale sia di tipo Fino proteico che di qualità mercantile medio-basso proteico. Si continua a registrare attività sui porti per origini comunitarie ed estere con ottima qualità fisico-sanitaria che in parte compensa un raccolto non perfetto nelle aree del Sud. Quotazioni in stallo ed invariate con il “tipo Fino” proteico vale reso Bologna a 230-233 €/t; il Centro partenza sui 220 €/t ed il “Fino” Foggia a 235 €/t, con gli “slavati” tra i 200 ed i 220 €/t. Comunitari ed esteri offerti tenuti a livello di prezzo in $/t.
Mais
La situazione non evolve nei principali indici di mercato, ma il profondo (in aumento) spread con i cereali a paglia di riflesso lo porta al aumento. Le ingenti coperture in essere sfumano gli effetti del generalizzato aumento dei prezzi che però mostrano un incremento dell’ “spread” tra i prezzi di Milano (+2 €/t) e Bologna (+1 €/t). Il mais “generico” reso Nord-Est attorno ai 181 €/t (su Milano 185 €/t) mentre il mais “con caratteristiche” vale su Bologna 183 €/t (Milano 187 €/t. Comunitari con caratteristiche a 185 €/t su Bologna e 190 €/t su Milano; Ucraino reso a 183-189 €/t.
Cereali foraggieri e oleaginose
Cereali foraggeri: inversione di tendenza dai riflessi Europei e mondiali portano al rialzo i cereali zootecnici. I teneri progrediscono per limitata offerta e quotano arrivo Bologna 226 €/t (+2) e Milano 210 €/t; gli orzi, poco disponibili nazionali e comunitari, a 224-228 €/t. Oleaginose: la soia nazionale al Nord si allinea sui 343-352 €/t arrivo mentre l’estera subisce il favorevole cambio €/$ e la stabilità sulle piazze internazionali e vali tra i 348 €/t di Bologna ed i 356 €/t di Milano.