Delle 1.004 istanze presentate dalle aziende agricole, relativamente al bando chiuso a fine ottobre 2018, per ottenere i pagamenti per il reimpianto di olivi danneggiati da Xylella, 536 sono state ammesse in virtù della dotazione in capo al Psr (16 milioni di euro in totale), le altre 468 sono state ammesse a istruttoria sulla base delle risorse ministeriali (30 milioni di euro). Lo comunica il direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, Gianluca Nardone, rispondendo a un comunicato stampa di Coldiretti Puglia che denunciava il “via libera ai pagamenti per sole 80 aziende agricole dell’area infetta da Xylella su 1.004 rientrate in graduatoria del bando 5.2 del Psr con decreti di concessione risalenti a giugno e ad agosto per 1,9 milioni di euro, pari al 4% delle risorse disponibili per la rigenerazione del Salento su una dotazione finanziaria complessiva della sottomisura di 45 milioni di euro”.
Nardone: «Le istanze correttamente impostate ammesse a finanziamento»
«Il numero delle aziende finanziate – dichiara Nardone – da adesso aumenterà in maniera molto veloce, perché i maggiori ostacoli sono stati superati. L’istruttoria si presentava complessa a causa della precedente normativa nazionale che è stata semplificata solo dal 1° giugno 2019, proprio su richiesta della Regione Puglia. Tutte le istanze correttamente impostate sono state ammesse a finanziamento, le altre avevano problemi di completezza documentale o erronee autodichiarazioni: per velocizzare la procedura di ammissibilità il Dipartimento ha messo insieme una squadra di venti persone dedicata al riesame delle istanze e al supporto dei tecnici. Si aggiunga che le 468 istanze ammesse a istruttoria sulla base delle risorse ministeriali hanno presentato la documentazione utile entro il 30 settembre 2019, ovvero la scorsa settimana. Alle aziende che già sono state oggetto di decreto di concessione e a quelle che presto ad esse si aggiungeranno è data la possibilità di ottenere un anticipo pari al 50% del contributo dietro presentazione di fideiussione».
Abbattuti i due olivi infetti da Xylella a Fasano (Br)
Intanto a Fasano (Br) sono stati abbattuti i due olivi risultati infetti da Xylella, con un espianto tempestivo a poco più di una settimana dal risultato delle analisi che hanno conclamato la malattia, grazie al senso di responsabilità dei proprietari che hanno provveduto immediatamente a dare corso alle procedure per eliminare il focolaio dell’infezione. Attendono intanto di essere estirpati altri 817 olivi infetti da Xylella nelle province di Brindisi e Taranto, nonostante le prescrizioni di abbattimento già abbondantemente scadute.