Caseari
Prosegue anche nell’ultima settimana dell’anno l'andamento flessivo dei formaggi grana a denominazione. Per il Grana Padano Dop ancora un calo sulla piazza di Milano pari a 5 centesimi al chilo. Anche per il Parmigiano Reggiano le ultime contrattazioni del 2019 fanno retrocedere fino a 15 centesimi al chilo la produzione 12 mesi a Milano e Modena, mentre la produzione 24 mesi riesce a contenere le perdite intorno ai 5 centesimi mostrate solo sulla piazza di Milano, ma va ricordato che nella settimana monitorata non si sono svolte le contrattazioni in molte Borse merci per le festività natalizie. Sul fronte delle materie grasse non si rilevano variazioni di prezzo, con lo zangolato fermo a 1,15 euro al chilo su tutte le piazze emiliane (-31% variazione tendenziale). Mercato sottotono anche per la crema di latte in ulteriore calo di 6 centesimi al chilo sulla pizza di Milano (1,68 euro al chilo).
Avicunicoli
I conigli vivi all’origine chiudono il 2019 leggermente in ribasso rispetto ai prezzi mostrati alla fine del 2018: infatti -1,21% è la variazione riportata dalle categorie leggero e pesante nel complesso delle piazze rilevate. Tuttavia sul mercato delle carni vediamo come gli animali macellati escano dagli stabilimenti al +9,78% a un prezzo superiore a quello dello scorso anno, del +9,78%. Polli e galline hanno risentito del recente massiccio afflusso sul mercato di pollo che ha raggiunto livelli eccedenti rispetto alla domanda generando un ribasso nelle quotazioni. Per ciò che concerne le galline chiudono il 2019 al -13,46% rispetto ai prezzi riportati a fine 2018, mentre i polli addirittura al -18,59% su base tendenziale. I tacchini hanno mantenuto nel corso dell’anno un buon andamento e l’offerta è rimasta a livelli adeguati rispetto alla domanda mantenendo e in alcuni casi incrementando i prezzi (+9,46% variazione tendenziale).
Bovini
La cinquantaduesima settimana del 2019, che conclude l’anno, offre uno scenario eterogeneo quanto ai prezzi delle principali categorie merceologiche di bovini vivi e carni bovine se confrontata con la settimana che concludeva il 2018. Per quanto riguarda gli animali vivi all’origine si nota come manze da macello (+3,58%), vitelli da macello (+2,75%) e vitelloni (+1,18%) mostrano una variazione positiva su base tendenziale, mentre vacche (-0,28%) e scottone (-3,35%) si collocano su livello di prezzo inferiori. Le carni di bovino adulto, scottona, vitello e vitellone mostrano tutte un segno positivo rispetto alla chiusura dello scorso anno.
Vino
Il mese di dicembre si conclude con una diffusa stabilità delle quotazioni dei vini comuni sia bianchi, sia rossi e rosati imputabile ad un mercato sostanzialmente calmo con scambi contenuti. Medesimo l’andamento osservato per il mercato delle Igp sia bianche sia rosse e rosate.
Olio
Nell’ultima settimana di dicembre non si sono osservate variazioni congiunturali del prezzo dell’olio extravergine di oliva nazionale, che si attesta sui 3,28 euro al chilo. Si evidenziano solo degli assestamenti di mercato per i prodotti siciliani e pugliesi, che riportano una lieve tendenza flessiva nei corsi. Diversamente sono risultate in ribasso le quotazioni medie per le categorie del vergine e del lampante a causa di un mercato poco operativo nel corso delle feste natalizie. Non si sono registrate variazioni di rilievo sul mercato delle Dop e delle IGP, tranne un leggero incremento per la Dop Chianti classico. Sul mercato dell’ingrosso restano stabili le quotazioni dell’olio raffinato di sansa, mentre sono risultate in calo quelle del raffinato di oliva a causa dell’andamento di mercato rilevato sulla piazza di Roma. Per quanto riguarda gli oli rettificati di semi si è osservato un lieve calo per quelli di arachide e mais, mentre è risultato in leggero aumento il valore medio dell’olio di girasole sulle piazze di Roma e Milano.
I prezzi dei prodotti agricoli dal 23 al 29 dicembre
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