Gli ormai noti “sputi”, contenenti gli stadi giovanili della sputacchina media (Philaenus spumarius), vettore del batterio Xylella fastidiosa, sono ormai ben visibili sulla vegetazione spontanea al suolo in Salento. Il ritrovamento, avvenuto nelle costanti attività di monitoraggio condotte dall’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp) del Cnr di Bari, è stato prontamente segnalato al Servizio fitosanitario della Regione Puglia dopo la necessaria identificazione della specie in laboratorio.
Comparse le neanidi di I e II età
«In foto scattate il 23 febbraio 2020 in agro di Casarano (Le) – dichiara il ricercatore dell’Ipsp-Cnr Pierfederico La Notte – è evidente, su piante di Sonchus e di Calendula, la schiuma autoprodotta contenente neanidi di I e II età, cioè i primi due dei cinque successivi stadi giovanili (neanidi di I, II e III età e ninfe di IV e IV età) che precedono la comparsa degli adulti, questi ultimi in grado di volare e trasmettere il batterio su olivo e altre piante ospiti. Nel biennio precedente le prime segnalazioni della presenza dei vettori sulla vegetazione spontanea risalgono al 13 febbraio 2018 e al 21 febbraio 2019. Sulla base delle approfondite conoscenze sul ciclo del vettore, per il 2020 a Casarano si può stimare con buona approssimazione la presunta data di schiusura delle prime uova nella prima decade di febbraio».
Lotta obbligatoria alle forme giovanili
La conoscenza del tipo di stadio giovanile presente in campo è fondamentale, sostiene La Notte, per ridurre la popolazione di forme giovanili che poi sfarfalleranno in adulti.
«Ai sensi della decisione UE/789/2015, del Dlgs 214/05 e della DGR 1890/2018, nella zona cuscinetto, nella zona contenimento e nella zona infetta è obbligatorio effettuare interventi meccanici per il controllo degli stadi giovanili (lavorazioni superficiali del terreno, trinciatura delle erbe spontanee, pirodiserbo o diserbo, queste due ultime operazioni da eseguirsi solo in caso di impossibilità a intervenire meccanicamente) entro e non oltre il 30 aprile. Nella zona indenne tali interventi sono fortemente raccomandati con funzione preventiva».
Il periodo più idoneo per intervenire: lo stadio di IV età
Lo scopo dell’esecuzione degli interventi contro le forme giovanili, ricorda La Notte, è ridurre la popolazione del vettore che allo stadio di adulto si porterà sugli olivi per alimentarsi. «Sebbene l’obbligo di intervento meccanico viga dal 1° marzo al 30 aprile, il periodo tecnicamente più idoneo per intervenire, consiglia La Notte, corrisponde alla comparsa del picco nello stadio di IV età, ovvero quando tutte le uova sono schiuse e l’intervento è più efficace. Gli anni scorsi questa fase è ricaduta nella seconda metà di aprile ma si spera che anche quest’anno, per essere più precisi e tempestivi, la Regione avvii il monitoraggio dei vettori in tutta la Puglia. La mancata attuazione delle misure obbligatorie comporta la diffusione della batteriosi con pregiudizio dell’economia rurale nonché l’applicazione di pesanti sanzioni previste dalla normativa vigente».