Grano tenero
Italia
Scenario extra-Ue tenuto ma sulle piazze italiane si registra flessione nei prezzi dopo il recente picco “emotivo” della domanda. In attesa della “fase 2” e del parziale ritorno della domanda del canale Horeca, i trasformatori (che lavorano a pieno) per la distribuzione trovano adeguata offerta; ancora stagnante il settore “farine” per la ristorazione, anche se già si trattano (a sconto sul pronto) le coperture luglio-dicembre. Sul nuovo raccolto resta l’incognita dovuta all’assenza di piogge e il graduale aumento delle temperature. Quotazioni in calo con il “tipo Bologna” arrivo sotto i 230 €/t (-2), i panificabili superiori sui 218-220 €/t (-2) e i “misti” 213-215 €/t. Tutti i Comunitari in calo di 1-2 €/t con gli “spring” in regresso di 3-5 €/t.
Grano duro
Italia
La domanda dai molini è presente sia per la necessità di “origine Italia” che di “caratteristiche”. Diminuiscono gli arrivi di Comunitario a favore dell’estero per far fronte alle maggiori richieste e alla volontà di mantenere adeguati stock di fine campagna; stock che vedrebbero un calo qualitativo, introducendo l’importanza di avere un buon raccolto Italia 2020, senza difetti. Scambi nella norma e quotazioni che, tranne Bologna (invariato), sono al rialzo sul pronto e sul breve termine, con più incertezza per il lug-dic a causa della siccità ora manifesta nelle aree produttive. Quotazioni del “Fino” reso destino tra i 300 €/t del Centro-Nord (+3) e i 315 €/t del Sud (+3); origini Comunitarie ed estere tenute e allineate al nazionale.
Mais
Italia
Gli effetti dell’evoluzione della domanda in regime di covid-19 che impone consumi domestici, si riflette sul volume di scambi che restano nelle norma stante una reattività del settore “ritardata” rispetto a fenomeni imprevisti. Disponibilità senza limitazioni anche per prospettive di più che adeguata offerta anche nei prossimi mesi. Nonostante la siccità al Nord ponga interrogativi, sull’Ager e sulla Granaria i prezzi cedono 1-2 €/t per un mais nazionale “con caratteristiche” tra i 187 e i 190 €/t, e un “generico” a sconto di 3-4 €/t; Comunitari -1 €/t ed esteri -2 €/t.
Cereali foraggieri e oleaginose
Italia
Cereali Foraggieri: il settore zootecnico non tira e il comparto manifesta segni depressivi con l’offerta generale eccedente la domanda. L’orzo pesante vale un 180-187 €/t (-2), il sorgo bianco sempre a 187-190 €/t e il grano tra 205 €/t (MI) e i 219 €/t (BO). Oleaginose: il mercato della soia è più calmo, ma l’euro debole attenua i toni; la nazionale arrivo sui 389-392 €/t (-1) e l’estera tra 387 e i 394 €/t (-2).