Caseari, i grana confermano i valori di sette giorni fa
La terza settimana di luglio si presenta senza particolari novità per i formaggi grana a denominazione. Grana Padano Dop e Parmigiano Reggiano Dop, infatti, confermano i prezzi delle precedenti rilevazioni su tutti i centri di scambio. Entrambi hanno mantenuto nel corso del mese un andamento pressoché stazionario in presenza di scambi normali. In buona vista i burri anche nell’ultima settimana monitorata, con scambi attivi sulla maggior parte dei centri di contrattazione. Nello specifico lo zangolato incrementa di 5 centesimi i listini su tutte le piazze e di 10 centesimi sulla Borsa merci di Modena (0,95 euro al chilo). Spinta inflattiva anche per il burro Cee, in recupero sia a Milano che Mantova quotato 3,20 euro al chilo (+1,6 var. cong.; -8,6% var. tend.). Anche Cremona adegua al rialzo i listini del pastorizzato, chiudendo le contrattazioni a 2,50 euro al chilo. Riguardo la crema di latte, invece, i prezzi non riescono a mantenere le posizioni della scorsa settimana ritoccando al ribasso i valori di 4 centesimi riportando, di fatto, i listini sui medesimi valori di due settimane fa (1,68 euro al chilo).
Avicunicoli, ancora in recupero gli avicoli
Anche questa settimana si assiste a un recupero dei corsi sulla maggior parte dei prodotti afferenti al comparto avicolo. Una buona domanda e una buona pianificazione produttiva hanno favorito un recupero dei corsi per prodotti vivi scambiati all’origine come polli, galline, tacchini e anatre. Alla stessa stregua le carni avicole recuperano l’1,31% trascinate al rialzo dalle carni di pollo (+2,3%) e di carni di tacchino (+2,4%), mantenendosi comunque ancora nettamente al di sotto rispetto ai listini dello scorso anno. A tali dinamiche si contrappone il mercato dei conigli, per i quali si evidenziano scambi rallentati e una domanda in calo e conseguenti flessioni nei listini su tutte le piazze. Congiuntura pressoché stabile per le uova sulla maggior parte dei centri di scambio, nel corso della settimana solo qualche adeguamento al ribasso su alcune piazze del centro Italia.
Bovini in leggera flessione
Le dinamiche mostrate del settore dei bovini da macello evidenziano qualche rallentamento nelle macellazioni soprattutto per le manze e i vitelloni, con listini in flessione su Padova e Modena. Totale stabilità, invece, sulle altre piazze. Ricalcano il medesimo andamento i listini delle carni con qualche adeguamento al ribasso per i quarti anteriori di vitellone sempre su Modena. Mercato sottotono per il bovino da allevamento e da ristallo, dove gli scambi appaiono lenti con una domanda in calo soprattutto per vitelli da allevamento (-0,2% var. cong.; +0,4% var. tend.) e i baliotti (-1,6% var. cong.; -11,3% var. tend.).
Suini, lievi recuperi
Gli indicatori del mercato suinicolo sono volti stabilmente verso un lieve aumento per quanto riguarda i suini da macello con un’offerta che risulta scarsa in volume. Relativamente ai suinetti si conferma anche in questa settimana un andamento stabile ad eccezione delle taglie più pesanti che risultano in crescita. Settimana di movimentazioni per quanto riguarda i tagli della carne suina; significative flessioni registrano quelli destinati al consumo fresco, in linea con la stagione estiva poco incline per il consumo di determinati prodotti, stabili invece i tagli destinati all’industria ad eccezione di pancetta fresca e pancettone con bronza in lieve aumento.
Vino, ancora una settimana interlocutoria
Nel mercato del vino nazionale è trascorsa un’altra settimana interlocutoria. Non si evincono variazioni significative nei listini dei prodotti monitorati ad eccezione dei prodotti laziali che subiscono una battuta di arresto.
Sono in particolare i vini comuni, di questa regione, a risentire maggiormente il rallentamento, dovuto ad un quasi azzeramento delle richieste da fuori regione e da un mercato interno decisamente fiacco. Al contempo diverse aziende stanno valutando la possibilità di usufruire dell’aiuto per la distillazione di crisi proprio per i vini comuni.
Olio, salgono gli extravergine
In crescita i listini medi degli olii extravergine e vergine di oliva nazionali. La terza settimana del mese di luglio ha evidenziato una sensibile variazione al rialzo dei principali listini monitorati, in particolare sulle piazze guida di Puglia e Calabria.
La domanda di prodotto italiano è risultata piuttosto sostenuta, anche in previsione di una breve chiusura nel periodo pienamente feriale.
La situazione fitosanitaria e vegetativa risente di un clima variabile che preoccupa, in parte, le aziende sulla previsione della prossima campagna che per il momento, anche se i tempi sono prematuri, non risulterebbe particolarmente abbondante. Stabili gli olii raffinati di oliva e di sansa.
I prezzi dei prodotti agricoli del 20 luglio
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