Suolo e Salute conferma il suo ruolo di locomotiva della certificazione del biologico italiano.
Dall’analisi dei dati presentati all’Assemblea dei soci che si è tenuta a Fano (PU) lo scorso 28 aprile per l’approvazione del bilancio 2021, emerge infatti la forte crescita rispetto al 2020 sia del numero totale degli operatori controllati e certificati (+ 6,2%) che di quelli che hanno notificato per la prima volta la loro attività all’ente di certificazione (con un balzo pari a +21,5%).
Alessandro D’Elia (direttore generale di Suolo e Salute): «È l’effetto della nostra forza sul territorio, dell’esperienza e della riconosciuta affidabilità del servizio offerto».
Superata quota ventunomila
Il numero delle aziende certificate da Suolo e Salute ha superato la soglia delle 21.000 unità, arrivando per l’esattezza a 21.045 operatori tra produttori, preparatori, importatori ed esportatori.
La superficie agricola totale controllata nel 2021 è stata di 606.250 ettari (+6,5% su base annua).
Numeri che confermano la leadership di Suolo e Salute nel settore del controllo e della certificazione delle produzioni biologiche con circa il 26% delle aziende bio in Italia e oltre il 30% della superficie coltivata in biologico.
I risultati sono stati caratterizzati da un trend molto positivo sia da un punto di vista operativo che economico: oltre ad un aumento del numero delle aziende certificate si è registrato anche un aumento del fatturato e degli investimenti per l’ottimizzazione dell’operatività e dell’efficienza aziendale.
Articolo tratto da Terra e Vita 18
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Angelo Costa: «La sostenibilità passa da qui»
«L’Unione europea – ricorda Angelo Costa, presidente di Suolo e Salute – fa affidamento sull’agricoltura biologica per realizzare gli importanti obiettivi di transizione ecologica contenuti nel Green Deal».
«Suolo e Salute – ribadisce il presidente–, assumendosi la responsabilità connessa al ruolo di primo ente di certificazione del bio in Italia e facendo tesoro di un’esperienza che dura da più di mezzo secolo, può testimoniare la correttezza di chi sceglie questo modello produttivo, il più efficace nel creare esternalità positive con effetti tangibili a livello ambientale, sociale ed economico».
I record che emergono dal Bilancio 2021 mettono infatti in evidenza la vitalità di quello che è il più “antico” ente di certificazione italiano.
Nato dall’eredità dell’Associazione Suolo e Salute, fondata a Torino nel 1969, pioniera nello sviluppo e nella promozione del metodo dell’agricoltura biologica.
D’Elia: «Merito della forza di Suolo e Salute sul territorio»
«Si tratta di una crescita considerevole – commenta Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute – che conferma il nostro capitale di credibilità e affidabilità e che lancia un messaggio di fiducia per tutto il sistema del biologico italiano».
«Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto una crescita dell’87% del numero delle aziende certificate e del 103% della superficie agricola utilizzata. Un risultato veramente importante – continua D’Elia – che va letto con il cuore. Nonostante le difficoltà abbiamo saputo affermare la nostra credibilità ed affidabilità, meritando la continua fiducia del mercato. Chiaramente i numeri e lo status di primo organismo di certificazione richiamano Suolo e Salute a un continuo senso di responsabilità nei confronti dei propri operatori e del sistema nel suo insieme».
L’incremento di operatori e superfici
Dall’analisi dei dati definitivi del 2021 di Suolo e Salute emerge il saldo positivo di 1.221 nuovi operatori controllati e certificati (+6,2%) che hanno portato il totale a 21.045.
Un risultato significativo non solo a livello numerico ma anche qualitativo, sia per le realtà della produzione primaria che di trasformazione. Rispetto al 2020 c’è stato un incremento di 967 aziende di produzione primaria e 254 di produzione primaria/preparazione e sola preparazione. Le aziende certificate che effettuano la preparazione di prodotti biologici sono arrivate così in totale a 5.104 (+5,2%).
Rispetto al 2020 non si è riscontrato solo un aumento numerico delle aziende ma, più in generale, e sicuramente più significativo, è l’aumento qualitativo delle nuove aziende controllate; infatti, tra i nuovi ingressi del 2021, sono numerose le aziende di preparazione con marchi importanti del panorama dell’agroalimentare italiano di qualità che hanno scelto Suolo e Salute per la certificazione del biologico.
Le aziende zootecniche biologiche controllate sono 2783, aumentate di 76 unità (+2,8%) rispetto al 2020.
L’incremento della superficie certificata è risultata più che proporzionale (37mila ettari di aumento pari +6,5%), portando ad una superficie agraria utile aziendale di 31 ettari, molto rilevante se confrontata con la media italiana di 7,9 ettari.
Effetto fidelizzazione a Suolo e Salute
Risultati ancora più significativi alla luce della concorrenza di nuovi organismi di controllo e certificazione recentemente autorizzati che hanno portato il numero complessivo a 19. Nonostante questo, il numero delle aziende che hanno abbandonato il metodo di produzione o sono passate ad altri enti sono notevolmente diminuite rispetto al passato. «Un’evidenza – commenta D’Elia – che rivela un indice di qualità molto positivo, a dimostrazione del fatto che il servizio offerto da Suolo e Salute sia funzionale, generando una risposta ottimale in termini di fidelizzazione degli operatori controllati».
«Dietro ai risultati positivi raccolti anche quest’anno – spiega D’Elia – c’è l’effetto della nostra forza sul territorio, grazie al prezioso contributo dei nostri tecnici ispettori e dei nostri colleghi delle 19 sedi sul territorio e dell’affidabilità del servizio fornito».
Ottimismo per il futuro
Uno sguardo di positività che riguarda anche il prossimo futuro. Infatti nei primi 4 mesi dell’anno le nuove aziende entrate nel sistema di controllo e certificazione di Suolo e Salute sono aumentate di circa 500 unità.
I numeri di Suolo e Salute
- 21.045 operatori controllati (+6,2% su base annua);
- 606mila gli ettari (+6,5%);
- 5.104 le aziende di produzione e preparazione e solo preparazione (+5,2%);
- 2.567 le nuove notifiche (+21,5%);
- 9.809 l’incremento degli operatori in dieci anni (+87,3% contro un incremento nazionale del 64%);
Suolo e Salute arriva così a certificare:
- il 26% degli operatori biologici italiani,
- il 30% della superficie agricola biologica nazionale.