La trasformazione meccanica e digitale in corso permette di far fronte alle numerose sfide che il mondo agricolo deve affrontare, sia in termini di riduzione dei principi attivi utilizzabili sia di lavoro su superfici agricole più grandi, in un contesto in cui la disponibilità di manodopera diminuisce.
12steps, che rappresenta in Italia Echo Robotics e Naio Technologies, ha creduto all’utilizzo della robotica in agricoltura. Una scelta futuristica per il mercato nostrano, che però ha preso in considerazione le esigenze dell’agricoltore. Un esempio, presentato poche settimane fa in un’azienda agricola marchigiana, riguarda Orio, un robot adatto alle aziende orticole di medie dimensioni (superiori ai quattro ettari). Il robot è distribuito nel nostro Paese dal Cai.
Cosa fa Orio
Orio è un “drone terrestre”, autonomo, collegato tramite gps e capace di eseguire diverse operazioni colturali a pieno campo (orticole, colture industriali, seminativi).
È in grado di pulire i terreni in maniera meccanica ed è utilizzabile, a differenza di altre macchine simili, anche per la semina. Ha batterie ricaricabili e sostituibili in campo, totalmente elettriche. Consente un risparmio, con le lavorazioni, di fino a 200 kg di carburante per ettaro. Un vero esempio di tecnologia totalmente sostenibile, in grado di lavorare quattro ettari di terreno al giorno in otto ore.
«Una rivoluzione culturale che testimonia l’intensa attività di ricerca di tecnologie avanzate, in tutto il mondo, da parte di Consorzi Agrari d’Italia, con l’obiettivo di rendere più efficaci e sostenibili i processi produttivi in agricoltura» ha spiegato il direttore commerciale di Cai, Ivan Cremonini.
Caratteristiche tecniche
Orio andrà a sostituire Dino in quanto può svolgere le stesse funzioni ed è destinato al medesimo segmento di mercato. Anch’esso è totalmente elettrico e autonomo, presenta però alcune differenze sostanziali.
La prima è la presenza di un sollevatore a tre punti elettrico posteriore. Questo, unito a dimensioni maggiori (4m x 2m x interasse variabile 1,8-2,15m) e a una maggiore potenza dei quattro motori presenti, consentirà di collegarvi macchine operatrici, ampliando le lavorazioni effettuabili, dalla semina di precisione alla distribuzione localizzata di fertilizzanti. Oppure permetterà di collegare una seconda barra degli attrezzi per lavorazioni meccaniche, in aggiunta a quella ventrale.
La seconda novità riguarda la possibilità di sostituire le batterie in campo. Questo elemento consente di aumentare notevolmente l’efficienza del robot. Infatti, dopo le canoniche otto ore di autonomia, sostituendo le batterie si può avere un tempo di lavoro effettivo di 16 ore. Non necessitando della luce diurna per lavorare e con una terza sostituzione il robot potrebbe lavora in tutte le 24 ore.
La terza implementazione, che sarà disponibile tra qualche mese, riguarda la possibilità del diserbo meccanico sulla fila. Grazie a una fotocamera che individua le singole piantine, Orio aziona degli organi meccanici i quali, lavorando attorno alle piante, diserbano anche sulla fila. Così il controllo delle infestanti è totale.
Per informazioni: Consorzi Agrari d’Italia