Il Parlamento europeo ha approvato oggi a larga maggioranza il nuovo regolamento imballaggi con un'importante modifica che escluderà i paesi virtuosi come l'Italia dal temuto obbligo di riutilizzo delle confezioni nel settore agroalimentare.
«Il Parlamento ha dato una risposta concreta alla necessità di riduzione dei rifiuti, senza però mettere a repentaglio migliaia di posti di lavoro in filiere produttive chiave per il nostro paese e tutelando i nostri consumatori che potranno continuare a contare sugli elevatissimi standard di igiene e qualità che caratterizzano il nostro sistema alimentare», ha commentato Paolo De Castro, membro della Commissione agricoltura del Parlamento europeo
Deroga per i paesi virtuosi
«Possiamo finalmente dire addio alle confezioni monouso di sapone, ai sovraimballaggi classici dei tubetti di dentifricio o ai celofan sulle valigie in aeroporto», ha spiegato l'eurodeputato, «ma chiediamo un approccio più realistico per quanto riguarda gli obiettivi di riuso degli imballaggi alimentari. Abbiamo infatti inserito una deroga per tutti quei paesi che, come l’Italia, negli ultimi anni hanno investito in un sistema di riciclo ad alta qualità, tra i più efficienti a livello europeo: chi raggiungerà l’85% di quota di riciclo degli imballaggi interessati sarà infatti esentato dall’obbligo di riuso».
«Non solo», ha proseguito De Castro, «comparti chiave del nostro settore agroalimentare vengono esclusi da questo regolamento, limitando al massimo il rischio di maggiori sprechi alimentari: a partire dalle le indicazioni geografiche fino all’ortofrutta e al florovivaismo, dai vini alle bevande alcoliche, fino alle bioplastiche e ai contenitori in carta del settore della ristorazione».
La palla ora passa al Consiglio dei ministri Ue per l’ambiente.