Biologico, in Stato-Regioni ok alle nuove regole per il triennio 2024-2026

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Il decreto contiene indicazioni per favorire la conversione delle aziende agricole, incentivare i consumi e valorizzare i prodotti biologici italiani. Soddisfatta Federbio

Via libera in Conferenza Stato-Regioni al Piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici. L'assemblea ha raggiunto l'intesa sul decreto che porta la firma del sottosegretario del Masaf con delega al biologico Luigi D'Eramo, con il quale viene adottato il nuovo Piano, previsto dall’articolo 7 della legge 9 marzo 2022 n. 23, che avrà una durata di tre anni, dal 2024 al 2026, e potrà essere soggetto ad aggiornamenti annuali. Il Piano sostituisce il precedente del 2016-2020.

Incentivare produzione e consumo

Il documento contiene indicazioni per favorire la conversione al metodo biologico delle imprese agricole, agroalimentari e dell'acquacoltura convenzionali, specialmente dei piccoli produttori. Sostenere la costituzione di forme associative e contrattuali per rafforzare l'organizzazione della filiera dei prodotti biologici. Incentivare il consumo attraverso iniziative di informazione, formazione ed educazione, anche ambientale e alimentare, con particolare riferimento alla ristorazione collettiva.

Tra gli obiettivi anche sostenere e promuovere i distretti biologici. Favorire l'insediamento di nuove aziende nelle aree rurali montane. Migliorare il sistema di controllo e certificazione. Stimolare le istituzioni e gli enti pubblici a prevedere il consumo di prodotti bio nelle mense pubbliche e in quelle private in regime di convenzione. Incentivare e sostenere la ricerca e l'innovazione. Promuovere progetti di tracciabilità e valorizzare le produzioni tipiche italiane.

«L’intesa è il tassello conclusivo di un importante lavoro di confronto durato mesi che ha coinvolto gli stakeholder, la società civile e i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano – ha affermato il sottosegretario –. Il nuovo Piano d’azione era particolarmente atteso e sarà uno strumento a 360 gradi per dare nuovo impulso a un settore per noi strategico, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti e rafforzare la leadership dell’Italia, già oggi un modello a livello internazionale».

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Maria Grazia Mammuccini

Federbio: ok il piano è giusto

Con una nota Federbio esprime grande soddisfazione per l'intesa raggiunta sul Piano d'azione per il biologico. L'associazione che raggruppa tutta la filiera della produzione agricola che non fa uso di prodotti chimici di sintesi è convinta che il documento licenziato dalla Conferenza Stato-Regioni "individui una strategia per favorire lo sviluppo della produzione e dei consumi di alimenti bio, oltre ad accogliere le proposte fatte dalla Federazione durante i tavoli di lavoro al Masaf".

«Il Piano rappresenta uno strumento strategico per raggiungere il 25% di superficie coltivata a biologico al 2027, obiettivo fondamentale soprattutto adesso, dopo la bocciatura da parte dell’Europarlamento della riduzione del 50% dell’utilizzo dei pesticidi prevista nella Strategia Farm to Fork – ha sottolineato la presidente Maria Grazia Mammuccini –. Lo sviluppo dell’agricoltura bio è lo strumento concreto che abbiamo a disposizione per ridurre l’uso delle sostanze chimiche di sintesi in agricoltura».

Per Federbio, ulteriore elemento contenuto nel Piano, particolarmente importante in questa fase di sviluppo del settore, riguarda il potenziamento dell’organizzazione delle imprese attraverso reti, associazioni di produttori e l’interprofessionalità.

Fondamentale per la realizzazione del Piano sarà dare piena attuazione a tutte le misure del Piano Strategico Nazionale della Pac in maniera integrata con le principali programmazioni previste per il settore agroalimentare a partire dal Pnrr.

«Il nostro Paese è leader in Europa nel biologico e in uno scenario sempre più complesso, caratterizzato da instabilità e volatilità – ha aggiunto Mammuccini – l’approvazione definitiva del Piano d’azione per il bio risulta decisamente rilevante per supportare produzioni e consumi di alimenti bio, che stanno risentendo sia dell’inflazione sia degli effetti sempre più frequenti di condizioni climatiche estreme».

Lillo Alaimo Di Loro

Italia Bio: strumento atteso da tempo

Anche Italia Bio è soddisfatta del traguardo raggiunto «perché il Piano si configura come lo strumento tanto atteso che contribuirà allo sviluppo e al rilancio di un settore che è strategico per l’Italia e che supporterà il sistema agroalimentare nella conversione ecologica», riferisce il presidente Lillo Alaimo Di Loro. «Manifestiamo, inoltre, apprezzamento per l’azione portata avanti dallo staff ministeriale – ha aggiunto – che per la scrittura del documento ha scelto una modalità aperta valorizzando la collaborazione dei diversi attori coinvolti».

Secondo l'associazione siciliana l’approvazione del Piano d’azione assume un’importanza fondamentale in un momento in cui i consumi dei prodotti biologici languono (-6% a livello nazionale nel 2022). «Il documento è, infatti, – ha spiegato Alaimo Di Loro – uno strumento prezioso che ha tra i propri obiettivi attività di promozione e comunicazione tese a incrementare i consumi di alimenti biologici ma anche il sostegno ai biodistretti, strumenti che rappresentano una forma di governo del territorio concretamente alternativa ai modelli economici dominanti che mette al centro i bisogni dell’uomo e il valore dell’agricoltore custode degli ecosistemi».

«Se venissero attivate le mense bio per tutta la popolazione scolastica nazionale con età compresa tra 3 e 14 anni e venissero fornite con prodotti biologici di prossimità – ha sottolineato presidente di Italia Bio – si realizzerebbe facilmente un ottimo sbocco per le produzioni biologiche e verrebbero attivati virtuosi circuiti economici territoriali locali per un valore economico stimato tra 6 e 7 miliardi di euro». Ancora meglio se le mense - soprattutto quelle scolastiche - venissero gestite direttamente dai comuni che potrebbero approvvigiornarsi dalla rete territoriale delle oltre 80 mila aziende biologiche operanti in Italia.

Biologico, in Stato-Regioni ok alle nuove regole per il triennio 2024-2026 - Ultima modifica: 2023-12-10T12:38:48+01:00 da Redazione Terra e Vita

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