Nel mercato delle materie prime per l’alimentazione zootecnica, lo scenario per i cereali foraggeri rimane prevalentemente attendista in attesa dei nuovi raccolti. Secondo le rilevazioni Bmti i grani teneri registrano un leggero ribasso, mentre il sorgo resta invariato. Gli orzi continuano a non essere quotati nei listini delle borse merci. Il seme di soia nazionale, dopo un lungo periodo di crescita, mostra i primi segnali di stabilità, in linea con quanto osservato per le quotazioni internazionali. La farina di soia non presenta variazioni rispetto alla settimana precedente, così come la farina di colza. Le farine di girasole integrale e proteica segnano un lieve calo.
Ribassi per il grano tenero
Il mercato dei cereali foraggeri continua a essere caratterizzato da un basso livello di scambi, con gli operatori in attesa di aggiornamenti sul contesto produttivo. A Bologna, il frumento per uso zootecnico registra nuovi ribassi settimanali, passando da 238-250 €/t a 230-245 €/t (franco arrivo), segnando una variazione annuale del -6%.
Orzi non quotati
Gli orzi continuano a non essere quotati in attesa che arrivino sul mercato i lotti del nuovo raccolto, mentre l’orzo di origine estera subisce una diminuzione di 7 €/t rispetto ai sette giorni precedenti, attestandosi a 203-208 €/t (-17% rispetto al 2023).
Il sorgo si conferma
Il sorgo conferma la quotazione della settimana precedente, stabile a 206-211 €/t, con una riduzione annuale del -20%.
Soia in frenata
L’ascesa dei semi di soia nazionali rallenta, in un contesto di mercato pressoché stabile. A Bologna, il seme di soia di origine nazionale si conferma sui 505-510 €/t (franco partenza), con un incremento annuale di circa il 10%. A Milano, il prezzo segna una leggera diminuzione di 2 €/t, attestandosi a 492-495 €/t (franco partenza). Il seme di soia di origine estera si mantiene a 470-474 €/t, in linea con i valori della settimana precedente, con un confronto annuo del -2%. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della soia rimangono stabili su base settimanale, atterrando sul valore di 11,79 $ per bushel, equivalenti a circa 405 €/t.
Farina di soia stabile
Per quanto riguarda il comparto delle farine proteiche, a Bologna, il prezzo della farina di soia proteica ogm si stabilizza sui 455-467 €/t. Il calo su base annua si attenua ulteriormente, portandosi su un -5%. Alla Borsa di Chicago, le quotazioni dei futures della farina di soia registrano un aumento settimanale di 7,70 $/t, raggiungendo 368,40 $/t, pari a circa 379 €/t.
Farina di colza ferma al palo
Tornando in Italia, a Bologna, il prezzo della farina di colza rimane stabile a 363-368 €/t, con una flessione annua di circa il -2%.
Farine di girasole in flessione
Le farine di girasole mostrano entrambe un calo di 3 €/t rispetto alla settimana precedente: quella integrale integrale si attesta a 222-227 €/t, mentre la proteica a 292-297 €/t, con variazioni rispetto a giugno 2023 rispettivamente del -14% e del -13%.