La riapertura dei mercati dopo la pausa estiva ha mostrato tra i cereali foraggeri una sostanziale stabilità per l’orzo ed un calo rispetto ad inizio agosto per il grano tenero foraggero. Prime quotazioni per il nuovo raccolto del sorgo nazionale, in calo rispetto allo scorso anno. In generale, il mercato risente di una domanda zootecnica poco vivace. Netto calo rispetto alle quotazioni di inizio agosto per la soia di provenienza estera, complici i ribassi osservati sulle piazze internazionali.
Orzi senza variazioni
Nell’ultima settimana di agosto, gli orzi quotati a Bologna non registrano variazioni significative rispetto alla settimana precedente (19-23 agosto). L’orzo pesante si mantiene sui 204-209 €/t, con una variazione annuale del -1%, mentre l’orzo estero si stabilizza sui 210-215 €/t, in linea con i valori di agosto 2023. A Milano, l’orzo comunitario si attesta sui 215-222 €/t, con una riduzione del -4% rispetto all’anno precedente.
Grano foraggero al ribasso
Il frumento ad uso zootecnico segna una flessione di 10 €/t sul prezzo massimo di inizio agosto, scendendo a 221-225 €/t, con una variazione annua del -1% circa.
Sorgo, -7% rispetto al 2023
Prime quotazioni per il sorgo di origine nazionale, attestato sui 198-202 €/t, con una diminuzione di 10 €/t rispetto all’ultima rilevazione della campagna 2023/2024 e un calo del -7% rispetto all’anno precedente.
Erba medica stabile
Tra i foraggi, l’erba medica (prot. 17% stq) rimane stabile a 285-290 €/t, registrando un divario annuo del -15%.
Soia estera, la discesa continua
I semi di soia nazionale continuano a non essere quotati nei listini nazionali. I semi di soia di origine estera proseguono nella loro discesa, influenzati dal ribasso sui mercati internazionali. A Bologna, il prezzo è sceso di 18 €/t in meno di trenta giorni, attestandosi sui 421-425 €/t. A Milano, la diminuzione è ancora più marcata, con un calo di 28 €/t rispetto all'inizio di agosto, portando la quotazione a 427-428 €/t. Il confronto annuale evidenzia un calo del 20%. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della soia hanno registrato una diminuzione del -5% rispetto al mese precedente, chiudendo a 9,73 $ per bushel, pari a circa 323 €/t.
In rialzo la farina di soia
Per quanto riguarda il comparto delle farine proteiche, la farina di soia ha registrato nell’ultima settimana un incremento di 8 €/t, nonostante il prezzo sia in calo rispetto all'inizio del mese. A Bologna, la farina di soia proteica ogm è passata da 415-417 €/t (rilevazione del 2 agosto) a 405-407 €/t, evidenziando una diminuzione del -20% rispetto all’anno precedente. Alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia hanno perso 52,90 $/t su base mensile, raggiungendo un valore di 308,60 $/t, pari a circa 307 €/t.
Farina di colza in flessione
In Italia, a Bologna, la farina di colza ha subito una riduzione di 10 €/t rispetto alla settimana precedente (-30 €/t rispetto ai primi di agosto), attestandosi sui 310-315 €/t, con una variazione del -9% rispetto ad agosto 2023. Gli operatori attendono conferme sui livelli di produzione europea di semi di colza, che la Commissione stima attualmente intorno a 18 milioni di tonnellate (aggiornamento del 29 agosto), quasi 2 milioni di tonnellate in meno rispetto all’annata precedente.
Farina di girasole in retromarcia
Tornando ai prezzi, la farina di girasole integrale ha perso a Bologna 20 €/t, stabilizzandosi sui 190-195 €/t, mentre la farina di girasole proteica è rimasta invariata sui 275-280 €/t. Su base annuale, entrambe registrano un calo del -19%.
