Con un utile pari a 16,2 milioni di euro, l’Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura, Enpaia, archivia un 2023 positivo e in crescita rispetto ai 10,6 milioni conseguiti nel 2022. È quanto è emerso dalla relazione annuale 2024 che la Fondazione ha presentato al Senato.
Redditività investimenti mobili e immobili
Sul fronte degli investimenti finanziari, nel 2023 Enpaia ha investito circa 515 milioni di euro e disinvestito circa 440 milioni di euro, aumentando gli investimenti diretti, soprattutto titoli di Stato e obbligazioni societarie, e quelli in fondi armonizzati e alternativi. La redditività degli investimenti si è attestata a +2,62%, inferiore di circa due punti percentuali rispetto all’esercizio precedente. Il rendimento netto complessivo, calcolato sull’intero portafoglio mobiliare e immobiliare della Fondazione, si attesta sul 2,49%,rispetto al 5,03% del 2022.
Entrate contributive, buona performance
Le entrate contributive accertate della gestione ordinaria sono state complessivamente pari a 163.378.965 euro, in aumento del 5% rispetto all’esercizio precedente. La raccolta dei contributi non ha risentito dei valori economici negativi dell’agricoltura italiana: non si sono, infatti, registrati cali nella riscossione dei contributi da parte delle aziende iscritte. Ciò conferma la solidità finanziaria dell’agricoltura italiana. Le prestazioni erogate dalla Fondazione sono state, invece, pari a 145.743.037 euro, in diminuzione del 6%rispetto a quanto corrisposto agli iscritti del 2022.
Crescono iscritti e aziende. Lieve incremento della presenza femminile
Rispetto al 2022, nel 2023 gli iscritti attivi sono cresciuti di 791 unità attestandosi a 40.474 (+2%) e le aziende sono aumentate del +1,7% (9.134 aziende, +150 rispetto al precedente esercizio). Ribadita l’erosione del divario di genere tra gli iscritti.
La popolazione maschile, che rimane comunque maggioritaria, si è attestata a 20.751 unità, pari al 51,3% totale (-0,7 punti percentuali rispetto al 2022), mentre le donne iscritte sono passate dal 48,1% del 2022 al 48,7% del 2023. Anche se c’è una maggiore dinamicità della popolazione femminile: l’80% dei 791 nuovi iscritti attivi a fine 2023 è infatti rappresentato da donne (633).
Enpaia, continuano gli investimenti in tecnologie
Nel 2023 Enpaia ha proseguito l’ammodernamento della propria infrastruttura tecnologica per garantire la sicurezza dei dati e migliorare la qualità dei servizi offerti, aggiornando anche i principali software della gestione previdenziale. Prosegue anche l'attuazione del processo di valorizzazione delle risorse interne attraverso un programma di formazione del personale.
Enpaia, le previsioni per il 2024
Positivo il quadro di previsione per il 2024: gli iscritti dovrebbero attestarsi a 40.919, in crescita dell’1,1% rispetto al 2023, mentre il rendimento lordo della gestione finanziaria è stimato a 3,24%. Il patrimonio medio si attesta a 2.146.584.120 euro; il rendimento lordo complessivo del 2024 è previsto pari a 3,42% rispetto al 2,95% del 2023.
«Nostro obiettivo è assicurare alle imprese della filiera agroalimentare capitali per continuare a competere sui mercati mondiali»
Come evidenziato dal presidente Enpaia, Giorgio Piazza, «la Fondazione sta attuando un programma di investimenti che, garantendo un adeguato livello di diversificazione del portafoglio, possono contribuire in modo significativo ad assicurare all’economia italiana e in particolare alle imprese della filiera agroalimentare i capitali per continuare a competere sui mercati mondiali. Gli sforzi per aumentare tali investimenti potrebbero essere ancora più significativi se la cornice fiscale fosse più incentivante».
«Risolvere le strorture che penalizzano gli Enti di previdenza»
Piazza ha quindi spiegato che vanno risolte quelle storture che penalizzano gli Enti di previdenza privati rispetto ai Fondi pensione «che riguardano sia l’aliquota di tassazione dei rendimenti degli investimenti diversi dai titoli di stato (26% per le Casse rispetto al 20% per i Fondi) sia le modalità applicative del prelievo fiscale sulle prestazioni pensionistiche (al netto dei rendimenti per i Fondi, al lordo dei rendimenti per le Casse), che andrebbero rimosse dal legislatore per dare ossigeno alla domanda interna».
«Inoltre – ha concluso Piazza – le aziende agricole rappresentano il motore dell’Ente e siamo convinti che un settore primario adeguatamente capitalizzato, ben gestito e altamente remunerativo, rappresenti la migliore ‘polizza assicurativa’ per la sostenibilità di lungo periodo della Fondazione».
Enpaia, i tre pilastri delle politiche di investimento
«Le politiche di investimento del nostro Ente poggiano su tre pilastri: rendimenti costanti, mitigazione del rischio, supporto alle imprese agricole e più in generale all’economia reale italiana. Gli investimenti della Fondazione nel sistema Paese – ha affermato il direttore generale Enpaia Roberto Diacetti – superano gli 850 milioni di euro, il 50% del nostro patrimonio mobiliare: di questi, in particolare, 300 milioni sono stati destinati a investimenti in fondi infrastrutturali e di private equity italiani».
«Manovra, pochi gli investimenti per la crescita»
La vicepresidente della Commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale del Senato, Annamaria Furlan, ha sottolineato l’importanza della premialità per chi investe nell’economia reale. «Nella manovra finanziaria – ha detto – ci sono pochi investimenti per la crescita e manca una visione strategica alla base di un piano industriale. Supportare l'economia reale implica il riconoscimento di condizioni fiscali vantaggiose attraverso l'introduzione di premialità a favore degli investitori».