Dalle fattorie didattiche all'enoturismo o all'oleoturismo. Sono solo alcune delle attività extra agricole che si possono svolgere nelle aziende agricole e che sono le protagoniste del bando per investimenti mirati alla diversificazione in attività non agricole nell'ambito del Complemento per lo Sviluppo Rurale (Csr) Feasr 2023-2027 per l'anno 2024. Lo rende noto la Regione Toscana.
Aumentare la competitività e la digitalizzazione
Con una dotazione finanziaria di 18,8 milioni il bando è legato a due obiettivi specifici: Migliorare l'orientamento al mercato e aumentare la competitività dell'azienda agricola nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione. E ancora: promuovere l'occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all'agricoltura, l'inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, compresa la bioeconomia circolare e la selvicoltura sostenibile.
La concessione del sostegno agli investimenti prevede che l'azienda agricola realizzi attività agricole come: l'ospitalità, compresa l'ospitalità in spazi aperti, somministrazione pasti, degustazione e organizzazione di eventi promozionali all'agricoltura sociale; attività educative/didattiche (fattorie didattiche); attività di trasformazione di prodotti agricoli e la loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita aziendali; attività turistico ricreative e attività legate alle tradizioni rurali e alla valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche compreso enoturismo e oleoturismo.
L'entità del sostegno è pari al 50% per tutti gli investimenti ammissibili con una maggiorazione del 10% per gli investimenti in zona montana individuata ai sensi del comma 1 lett. A) dell'art.32 del Reg. (Ue) n.1305/2013. Le domande di aiuto si possono presentare su Artea a partire dal 9 gennaio 2025 e fino alle ore 13 del 31 gennaio 2025.
«Ci auguriamo che questo bando trovi molte adesioni – ha detto l'assessora regionale all'Agricoltura Stefania Saccardi – perché possiamo sostenere le strategie imprenditoriali che si evolvono, le complesse interrelazioni tra le diverse funzioni e quelle forme innovative che garantiscono lo sviluppo delle aziende agricole diversificate anche nelle aree più svantaggiate».