Importanti novità per gli impianti che producono energia elettrica con pannelli fotovoltaici. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin ha firmato un'importante revisione del Decreto Ministeriale 7 dicembre 2023, n. 414 (Dm Cacer), con l’obiettivo di potenziare l'efficacia della misura Pnrr dedicata alle comunità energetiche rinnovabili (Cer) e ai sistemi di autoconsumo collettivo. Questo intervento legislativo si inserisce nel quadro della Missione 2 – Componente 2 – Investimento 1.2 del Pnrr, che prevede lo sviluppo di impianti Fer in configurazioni Cer, particolarmente nei piccoli comuni.
Ampliata la platea delle Comunità energetiche
La modifica più significativa e attesta riguarda l’ampliamento del perimetro demografico per l’accesso ai contributi Pnrr. Dai comuni con meno di 5.000 abitanti si passa ora a comuni con popolazione inferiore ai 50.000 abitanti favorendo così una diffusione più capillare delle Cer in aree rurali e semi-urbane.
Le modifiche apportate dal decreto Mase del 16 maggio 2025 mirano anche a favorire la realizzazione dei progetti entro le stringenti scadenze del Pnrr. Il traguardo del 30 giugno 2026 dovrà prevedere non più l’entrata in esercizio, ma sarà il limite ultimo per il completamento dei lavori con l’entrata in esercizio entro e 24 mesi dal completamento dei lavori, ma non oltre il 31 dicembre 2027.
L’introduzione del concetto formale di "data di completamento dei lavori" diviene dunque rilevante per la determinazione della conformità temporale dei progetti.
Alzata la quota dell'anticipo dei contributi
Un altro importante aggiornamento è l’innalzamento dell’anticipo erogabile sui contributi, che passa dal 10% al 30%. Tale misura ha un impatto decisivo sulla bancabilità dei progetti e mira a ridurre il fabbisogno di capitale iniziale da parte dei soggetti proponenti, spesso ostacolo alla partecipazione di piccoli attori al mercato dell’energia rinnovabile.
Inoltre, è stata eliminata la riduzione del contributo in caso di cumulo con altri incentivi, anche per le persone fisiche. Questa novità favorisce ulteriormente la sostenibilità economica dei progetti e incentiva la partecipazione di soggetti finora marginali.
Il decreto sarà ora sottoposto al vaglio della Corte dei Conti prima della pubblicazione ufficiale e dell’entrata in vigore. Tuttavia, le modifiche previste saranno retroattive e quindi applicabili anche ai progetti già presentati.
Il nuovo decreto rappresenta un cambio di passo importante. Grazie alla maggiore inclusività e alla nuova struttura di incentivi, realtà come ConfagriCer, la comunità energetica costituita nel febbraio 2025 da Confagricoltura e prossima all’avvio operativo, potranno beneficiare appieno degli strumenti Pnrr e concorrere a rafforzare l’impegno del Paese verso gli obiettivi del REPowerEU. Si auspica così che le comunità energetiche possano diventare un pilastro della transizione energetica nazionale.
«Abbiamo lavorato per migliorare l’orientamento dello strumento di incentivazione, con l’obiettivo di facilitare e ampliare la platea dei beneficiari – ha dichiarato Pichetto Fratin –. «Crediamo fortemente nelle Comunità energetiche come strumento per fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili. Con questo intervento normativo rafforziamo un percorso iniziato oltre un anno fa, volto ad aumentare i benefici ambientali, economici e sociali per le famiglie italiane».










