Nuova Pac, Dorfmann: «La Commissione disprezza il Parlamento»

Nuova Pac
L'esponente del Ppe critica senza mezzi termini la proposta di bilancio pluriennale presentata dalla Commissione europea che taglia del 20% le risorse per l'agricoltura

«Mai visto tanto disprezzo da parte della Commissione verso il Parlamento. Parlano di "più Europa", ma consegnano l’agricoltura a 27 liste della spesa. Il bilancio raddoppia e la Pac perde un quarto delle risorse. Mi chiedo: tutte le belle parole, con cosa pensano di finanziarle? Io, davvero, ho un problema con la matematica di questa riforma». Questo l'amaro commento del parlamentare europeo Herbert Dorfmann alla proposta di Quadro finanziario pluriennale presentata dalla Commissione europea e alla bozza della nuova Pac. 

Onorevole Dorfmann, oltre ai tagli, cosa la preoccupa maggiormente?

«L’impostazione generale. La Pac viene trasformata in una politica nazionale. Finanziamenti e decisioni strategiche passeranno alle capitali, indebolendo il ruolo dell’Ue e marginalizzando le Regioni».

Il pacchetto per i giovani è tra i punti forti. È sufficiente?

«È una buona direzione, ma senza fondi adeguati resta una promessa. Se il secondo pilastro non è garantito, rischiamo di offrire strumenti vuoti».

E la riserva di crisi?

«Raddoppiare i fondi è positivo, ma inutile senza un vero sistema di gestione del rischio. Senza assicurazioni agricole solide, quei miliardi non basteranno ad affrontare le emergenze climatiche».

Critica anche il metodo seguito?

«Sì. Il Parlamento è stato ignorato. Abbiamo votato in Commissione senza conoscere l’intera proposta. Il testo della Commissione è distante anni luce da quello auspicato nel rapporto Crespo. È inaccettabile».

Quali misure sono più a rischio?

«Tutte quelle ambientali: biologico, agroecologia, condizionalità climatica. Se gli Stati non cofinanziano, il secondo pilastro evapora. E il primo, di fatto, resta com’era».

Voterà contro?

«Valuterò. Ma voterò sì solo se avrò la certezza che questa riforma possa ancora costruire una politica agricola degna di questo nome, all’altezza delle sfide del 2035».

Le 7 domande (non retoriche) di Dorfmann alla Commissione
  1. Come si può parlare di “più Europa” costruendo 27 piani agricoli nazionali?
  2. Perché tagliare il 25% al budget Pac mentre il bilancio Ue raddoppia?
  3. Se i 300 miliardi coprono solo il primo pilastro, chi finanzierà il secondo?
  4. Con quali risorse si finanzieranno giovani, sostenibilità, investimenti?
  5. Una riserva di crisi raddoppiata può bastare senza assicurazioni efficienti?
  6. Perché il Parlamento è stato escluso nella fase preparatoria?
  7. La Pac resterà “comune” o sarà frammentata in 27 modelli intergovernativi?
Nuova Pac, Dorfmann: «La Commissione disprezza il Parlamento» - Ultima modifica: 2025-07-18T09:51:20+02:00 da Simone Martarello

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