Il mercato delle materie prime zootecniche mostra un ulteriore rafforzamento dei listini, con incrementi diffusi nel comparto dei cereali foraggeri e della soia. Per gli orzi gli scambi si mantengono vivaci sul mercato locale, mentre a livello comunitario i prezzi sono sostenuti dalla crescita dell’export rispetto allo scorso anno. In aumento anche i grani teneri, mentre resta stabile il sorgo. La soia rimane influenzata dal contesto internazionale, con gli effetti dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina che sostiene le quotazioni. Il seme di soia nazionale si riporta sopra i 420 €/t, mentre il seme di provenienza estera si attesta in un range di 440-450 €/t. La farina di soia registra un’ulteriore crescita, riportandosi sui livelli degli ultimi mesi del 2024. In aumento anche la farina di soia e di girasole proteico. La farina di girasole integrale conferma le quotazioni della settimana precedente.
Orzi ancora in crescita
Nel comparto dei cereali foraggeri, si registrano nuovi aumenti per gli orzi. A Bologna, l’orzo pesante guadagna 2 €/t rispetto alla settimana precedente, attestandosi sui 225-230 €/t, con una variazione annua del +3%. Analogo incremento per l’orzo estero, che sale a 229-233 €/t, un valore pressoché allineato rispetto a novembre 2024. A Milano l’orzo comunitario cresce di 3 €/t, posizionandosi sui 232-243 €/t, con una riduzione annuale del 2%.
Grano tenero, ritocco all'insù
Il frumento a uso zootecnico aumenta di 2 €/t sul prezzo massimo, portandosi a 234-240 €/t (franco arrivo), con un confronto annuo del -2%.
Sorgo senza variazioni
Stabile il sorgo, che si mantiene a 220-222 €/t, con un incremento del 2% rispetto allo scorso anno.
Soia, si conferma la tendenza rialzista
Per quanto riguarda la soia, il mercato conferma la tendenza rialzista sia per il prodotto nazionale sia per quello estero. A Bologna, il seme di soia nazionale aumenta di 10 €/t, attestandosi sui 420-425 €/t (franco partenza), mentre a Milano l’incremento è di 15 €/t, con prezzi che raggiungono 420-423 €/t (franco partenza). Con questi valori, la soia nazionale torna sui livelli di chiusura della scorsa campagna, pur restando inferiore di circa il 5% rispetto all’anno precedente. La soia di provenienza estera mostra rialzi ancora più marcati: a Bologna guadagna 10 €/t e si porta a 440 €/t, mentre a Milano cresce di 17 €/t, raggiungendo 450-452 €/t. L’intesa tra Stati Uniti e Cina ha continuato a sostenere i prezzi internazionali, con le quotazioni che hanno toccato in settimana i livelli più alti degli ultimi 15 mesi. Alla Borsa di Chicago, i futures della soia si mantengono sulla quota degli 11,01 dollari per bushel, equivalenti a circa 350 €/t.
Farina di soia: +15 €/t in una settimana
Nel comparto delle farine proteiche, prosegue la fase di crescita guidata dalla soia. A Bologna, la farina di soia proteica Ogm aumenta di 15 €/t rispetto alla settimana precedente, attestandosi sui 389-391 €/t. Con i rialzi registrati recentemente, il confronto annuo cambia direzione, attestandosi su un +1%. Alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia chiudono la settimana sui 317 $/t, pari a circa 302 €/t.
La farina di colza guadagna terreno
La farina di colza beneficia del sostegno della soia, guadagnando ulteriori 2 €/t su base settimanale e raggiungendo i 269-272 €/t, in calo del 16% rispetto a un anno fa.
Farine di girasole: ferma l'integrale, vivace la proteica
La farina integrale di girasole conferma il prezzo di 205-210 €/t, con una crescita del +11% rispetto all’anno precedente. La farina proteica, invece, guadagna 2 €/t, arrivando a 277-282 €/t (-0,4% rispetto al 2024).













