Morìa dell’actinidia: strategie di difesa e nuovi portinnesti

    La ricerca lavora da anni all’elaborazione di indicazioni utili per la gestione degli impianti

    moria
    Portinnesti, corretta gestione del suolo e dell’acqua, irrigazione climatizzante e reti ombreggianti. A dieci anni dai primi casi, il Piemonte traccia un bilancio delle strategie elaborate contro la sindrome Kvds che ha messo in ginocchio gli areali coltivati in tutta la regione

    Portinnesti, corretta gestione del suolo e dell’acqua, irrigazione climatizzante e reti ombreggianti. A dieci anni dai primi casi, il Piemonte traccia un bilancio delle strategie elaborate contro la morìa dell'actinidia o sindrome da collassamento (Kiwifruit vine decline syndrome - Kvds) che ha messo in ginocchio gli areali coltivati in tutta la regione. «Oggi rimangono circa 2900 ettari di impianti, meno di un migliaio sono realmente produttivi. Nel 2010 la superficie ammontava a 5400 ettari». All’agronomo Luca Nari di Fondazione Agrion bastano pochi dati per inquadrare la crisi innescata dalla morìa. «La sindrome, esplosa nel 2017, ha raggiunto quest’anno anche gli areali di collina finora immuni».

    Leggi l'articolo completo su Rivista di Frutticoltura

    Morìa dell’actinidia: strategie di difesa e nuovi portinnesti - Ultima modifica: 2025-12-29T09:43:37+01:00 da Roberta Ponci

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento
    Per favore inserisci il tuo nome