La Commissione europea ha proposto di posticipare di un anno, ossia dal 1° gennaio 2021 al 1° gennaio 2022, l'entrata in vigore della nuova normativa sul biologico. Lo ha annunciato il commissario europeo all'agricoltura Janusz Wojciechowski lanciando una consultazione pubblica (fino al 27 novembre) su un nuovo piano d'azione per l'agricoltura biologica
Già il 14 maggio scorso avevamo scritto che alcuni eurodeputati, sostenuti dal presidente della Commissione per l'agricoltura e lo Sviluppo rurale del Parlamento europeo Norbert Lins (PPE, DE), avevano chiesto di ritardare l’entrata in vigore del Reg. Ue 2018/848.
Questo permetterebbe di calibrare meglio la legislazione secondaria, tenendo conto anche degli attuali problemi legati al Covid-19.
Serve l'approvazione del Consiglio e del Parlamento
Per ottenere piena validità, la proposta dovrà essere approvata dal Consiglio e dal Parlamento europeo che, con una nota del presidente della Commissione agricoltura ha già dato la sua disponibilità a dare presto il via libera per "iniziare a esaminare con più attenzione le norme di esecuzione".
Il regolamento Ue sul biologico, approvato nel 2018 a oltre 11 anni dal primo, prevede l'adozione di numerose e complesse norme tecniche, con conseguenze importanti per la produzione, la certificazione e i controlli nel settore. Soddisfazione è stata espressa anche da Eduardo Cuoco di Ifoam Europa, che rappresenta il settore bio.
«Rinviare - ha detto – è una decisione saggia che consentirà di terminare adeguatamente il lavoro sul diritto derivato».
A un passo dalla decisione definitiva
Il posticipo è anche il risultato positivo di settimane e mesi di pressioni da parte di Ifoam Organics Europe per conto di tutte le organizzazioni biologiciche continentali.
Non possiamo ancora parlare di una decisione finale, ma la si può dare praticamente per certa. I gruppi politici dovrebbero infatti essere già pronti ad accettare la proposta di rinvio senza presentare ulteriori emendamenti.