Catastrofi naturali, l’Ue propone più flessibilità nell’uso dei fondi

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Bruxelles intende destinare fino al 10% del fondo di coesione agli aiuti per i danni subiti dalle aziende agricole a causa di eventi climatici estremi

Prevenzione ma anche, e soprattutto, ricostruzione post-catastrofi naturali. Bruxelles mette sul tavolo dei governi la sua proposta per garantire maggiore flessibilità nell'uso dei fondi comunitari e rafforzare la loro capacità di rispondere a maltempo e disastri climatici. La proposta arriva mentre l'Italia è di nuovo alle prese con le alluvioni che hanno colpito Emilia-Romagna, Liguria, Sicilia e Calabria.

Aumento del tetto degli anticipi, maggiore copertura da parte dell’Ue sulle spese per la ricostruzione e accesso rapido alle risorse: su richiesta di molti Stati membri, tra cui l'Italia, l'Ue propone di rimettere mano alla gestione dei fondi della Politica di coesione e della Pac (che da soli valgono i due terzi del bilancio comunitario a lungo termine), per riparare le infrastrutture e sostenere imprese e agricoltori. «Quando i disastri climatici colpiscono, l’Europa è più forte quando è unita», ha commentato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, sottolineando la volontà di sostenere il lavoro dei Ventisette martoriati da disastri come incendi e inondazioni senza precedenti.

Sostegni all'agricoltura coperti al 100% dall'Ue

Nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo sociale europeo Plus (Fse+), Bruxelles punta a introdurre un prefinanziamento aggiuntivo del 30% per garantire immediata liquidità ai Paesi membri, alleviando la pressione sui loro bilanci nazionali. L’Ue si offre, inoltre, di coprire fino al 100% le misure sostenute, senza che sia necessario – come invece da prassi – un cofinanziamento nazionale. Un massimo del 10% degli attuali fondi della Coesione destinati ai Paesi membri fino al 2027 potrà essere utilizzato per la ricostruzione e gli aiuti immediati. Soldi che andranno anche all’agricoltura: l’esecutivo di von der Leyen propone di modificare il Fondo di sviluppo rurale (Feasr) della Pac per dare agli Stati maggiore flessibilità per sostenere agricoltori, silvicoltori e imprese colpite da catastrofi naturali, con un sostegno coperto dall’Ue fino al 100%.

Catastrofi naturali, l’Ue propone più flessibilità nell’uso dei fondi - Ultima modifica: 2024-10-22T11:16:10+02:00 da Redazione Terra e Vita

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