Puglia, un milione di metri cubi d’acqua in più per le colture irrigue

invaso locone
Veduta aerea dell'invaso del Locone
L'acqua sarà utilizzata principalmente negli schemi irrigui della provincia della Bat (Barletta-Andria-Trani) e delle zone limitrofe

Il Consorzio di bonifica Terre d'Apulia potrà contare sulla possibilità di usare un milione di metri cubi di acqua in più per l'agricoltura, proveniente dall'invaso del Locone. L'acqua sarà utilizzata principalmente negli schemi irrigui della provincia della Bat (Barletta-Andria-Trani) e delle zone limitrofe. È quanto l'Autorità di Bacino del distretto dell'Appennino meridionale ha comunicato alla Regione Puglia.

Impegno della Regione Puglia contro la crisi idrica

«Stiamo lavorando duramente e spesso anche in silenzio per combattere la crisi idrica – spiegano il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l'assessore all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, – per non compromettere la stagione agricola insieme a tutti gli enti e società coinvolti, come Acquedotto pugliese (Aqp), i consorzi di bonifica e Acque del Sud, oltre all'Autorità di Bacino, che ringraziamo per lo sforzo. Non lasceremo solo nessuno, davanti all'avanzare della siccità. Lavoreremo nella direzione indicata dal piano di crisi approvato in Giunta, in stretta sinergia con tutti, compresi gli agricoltori e i cittadini».

Prelievo aggiuntivo dall'invaso del Locone, le prescrizioni

locone bis
Il lago Locone è un invaso artificiale situato nel territorio di Minervino Murge (Bt), nella parte bassa del bacino del fiume Ofanto

Il prelievo aggiuntivo dall'invaso del Locone, anche in accordo con Aqp, secondo un criterio di rischio accettabile per l'approvvigionamento potabile, avverrà secondo queste prescrizioni:

  • il prelievo incrementale dovrà essere effettuato gradatamente e comunque non oltre la fine di agosto;
  • il prelievo incrementale dovrà in ogni caso essere interrotto al raggiungimento di un volume d'invaso residuo netto pari a 23 milioni di metri cubi;
  • il Consorzio dovrà adottare tutte le misure di carattere organizzativo e operativo atte a garantire la massima efficienza nell'impiego della risorsa prelevata;
  • il Consorzio comunicherà tempestivamente il ridursi del fabbisogno nella fase di esercizio, per consentire il massimo risparmio possibile nell'impiego della risorsa.

Cia Puglia, plauso per l’aumento di disponibilità idrica

Gennaro Sicolo
Gennaro Sicolo

La disponibilità di un milione di metri cubi in più dall'invaso del Locone per gli agricoltori della Bat ha suscitato il plauso di Cia Puglia.

«Gli agricoltori della Bat avranno a disposizione una quota aggiuntiva di un milione di metri cubi di acqua. Esprimiamo la nostra soddisfazione all’assessore Pentassuglia e al presidente Emiliano per questo provvedimento quanto mai atteso e tempestivo – ha commentato Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia e vicepresidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani –. Quanto sta accadendo in tutta la Puglia è terribile. Dal nord all’estremo sud della regione le aziende agricole e zootecniche vedono campi e pascoli bruciati da mesi e mesi di temperature altissime, costantemente al di sopra delle medie stagionali degli ultimi 20 anni. Le immagini delle autobotti necessarie per garantire l’approvvigionamento idrico e per non far morire di sete gli animali sono impressionanti. Dal 12 agosto migliaia di aziende agricole della provincia di Foggia non hanno più acqua per le irrigazioni dalla diga di Occhito, proprio mentre è in pieno svolgimento la campagna del pomodoro da industria. Ma la situazione è ugualmente drammatica nella Bat, in tutta l’area metropolitana di Bari, nell’intero Salento, nelle province di Brindisi e di Taranto, con quest’ultima funestata anche recentemente da vasti incendi capaci di peggiorare ulteriormente la situazione. Piante da frutto, oliveti, ortaggi, pomodoro, cereali, ogni tipo di coltura subirà un decremento produttivo del 50%, se non peggio».

Sicolo: «Difficile situazione per l’agricoltura pugliese»

autobotti
In diverse zone della Puglia le autobotti garantiscono l’approvvigionamento idrico, anche per non far morire di sete gli animali

 

 

L’agricoltura pugliese vive una situazione difficile che, secondo Sicolo, è aggravata dall’inerzia dei consorzi di bonifica commissariati, i quali in tutti questi anni non hanno approntato piani, programmazioni, progetti e azioni per affrontare strutturalmente il problema idrico-irriguo e l’insufficiente dotazione di strutture e tecnologie per il risparmio e il riuso dell’acqua.

«Cia Puglia chiede da tempo un piano di interventi per l’autosufficienza idrico-irrigua della Puglia, per garantire agli agricoltori pugliesi l’acqua necessaria per le diverse colture e per ridurre gli sprechi che compromettono il già insufficiente apporto di acqua. Cia Puglia ritiene che non sia più rinviabile la realizzazione di invasi e nuove infrastrutture che migliorino l’apporto idrico a disposizione dell’agricoltura regionale, oggi fortemente condizionato da un insufficiente e arcaico sistema di emungimento dai pozzi e, in gran parte della regione, da una forte dipendenza dalle regioni limitrofe. Cia Puglia torna a chiedere che siano potenziati gli impianti di depurazione per l’uso irriguo delle acque reflue e il finanziamento di sistemi dotati di innovative tecnologie di irrigazione che ottimizzino la fornitura idrica. È necessario, inoltre, potenziare le infrastrutture già esistenti, per renderle in grado di ridurre gli sprechi e recuperare quanta più acqua possibile. Si deve, infine, investire sull’innovazione tecnologica, in modo da assicurare sempre più il risparmio idrico, rendere più efficienti gli impianti e garantire agli agricoltori il necessario apporto idrico a prezzi equi e sostenibili. Il problema è strutturale, ci impone un orizzonte nuovo, con una programmazione seria di interventi strategici per cui occorrono idee chiare, un forte senso di responsabilità e collaborazione tra le istituzioni, e investimenti ingenti in termini di opere irrigue, infrastrutture e tecnologie per il risparmio e il riuso dell’acqua. La Regione Puglia si sta già muovendo in tal senso, ma occorre che anche il governo nazionale prenda pienamente coscienza del problema».

Puglia, un milione di metri cubi d’acqua in più per le colture irrigue - Ultima modifica: 2024-08-21T11:18:35+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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