Riccardo Bugiani e Massimo Bariselli
Mal del piede su frumento e orzo, ecco come prevenirlo
Non essendo possibile la lotta chimica si ricorre a varietà resistenti e misure agronomiche
Melo, i nodi radicali a volte creano problemi
Si consiglia di avere la zona innestata a 20 cm dal terreno, mantenere l’area vicino al tronco libera dalla vegetazione, evitare l’uso di protezioni per piante
Vite, nei nuovi impianti tumore batterico in aumento
Una volta presente si può fare poco per controllare la malattia. Essenziale evitare l’ingresso del patogeno da ferite meccaniche e chimiche al colletto
Con la Bolla inizia la difesa del pesco
L’anticipo della fase di rottura gemme, a causa delle temperature invernali elevate, obbliga ad anticipare il timing d’intervento
Trattamenti al bruno per ridurre l’inoculo delle malattie
Bolla del pesco, nerume, corineo, cancri rameali, colpo di fuoco batterico e necrosi delle gemme sono le principali malattie da controllare
Melograno, la pioggia porta l’alternariosi
L’utilizzo di materiale di propagazione certificato, una nutrizione bilanciata, e un buon drenaggio del suolo contribuiscono a evitare l’instaurarsi della malattia
La maculatura fogliare continua a colpire il cachi
La rimozione delle foglie infette cadute a terra e la riduzione dell'umidità all'interno del frutteto sono due pratiche fondamentali per ridurre il potenziale infettivo nel frutteto ma i trattamenti fungicidi restano comunque necessari per il contenimento della malattia, seppur non siano disponibili molti principi attivi
Melo, la patina bianca torna alla ribalta
La difesa contro questa fitopatia si basa essenzialmente sull’adozione di misure preventive atte a minimizzare l’incidenza dei fattori predisponenti
Occhio di pavone dell’olivo prima l’agronomia, poi i trattamenti
Per prevenire l'insorgenza della più comune malattia dell'olivo sono importanti la scelta varietale, la densità d'impianto, la potatura, l'irrigazione e la concimazione
Carota, guardia alta contro l’alternariosi
La gestione del fungo richiede di usare semente sana e conciata, varietà tolleranti e rotazioni colturali di almeno due-tre anni. Quando compaiono i sintomi utilizzare prodotti specifici














