Più produzione e qualità: la scienza al servizio dell’agricoltura biologica

agricoltura biologica
Un dossier di 32 pagine curato da docenti universitari di discipline agrarie con tutte le azioni da compiere a livello agronomico, istituzionale e di divulgazione della conoscenza per creare un'agricoltura biologica sostenibile sul piano ambientale ed economico

Aumentare le rese delle colture e la qualità dei raccolti, mantenendo la distintività dei prodotti agricoli ottenuti con un metodo che non utilizza la chimica di sintesi e che negli ultimi due decenni è uscito dalla nicchia di mercato per conquistare il grande pubblico. L'agricoltura biologica è a un punto di svolta decisivo per il suo futuro e per vincere la sfida che la vuole capace di soddisfare la sempre maggiore richiesta di cibo sicuro e di qualità oltre che protagonista del green deal europeo, tanto da spingere l'Unione europea a obbligare gli Stati membri a dedicarle almeno il 25% della superficie agricola utile entro il 2030.

Ma per essere distintivo, il metodo biologico richiede con urgenza innovazioni e un imponente trasferimento tecnologico delle evidenze scientifiche, affiancato da competenze professionali specialistiche transdisciplinari e metodologie supportate da strumenti ad elevato grado di conoscenza. Per questo Edagricole ha raccolto in un dossier di 32 pagine i contributi di alcuni docenti universitari tra i maggiori esperti nei loro settori di competenza. Un manuale scientifico e tecnico suddiviso in sei schede di filiera (seminativi, zootecnia, foraggere, fertilizzanti, frutticoltura e orticoltura), oltre a una parte dedicata alle risorse che la Pac 2023-2027 destina all'agricoltura biologica e un capitolo sul trasferimento delle conoscenze.

Una guida che fa il punto sullo stato dell'agricoltura biologica in Italia, ne elenca punti di forza e criticità, suggerendo le azioni da compiere nel breve, medio e lungo periodo per raggiungere una serie di obiettivi ambientali, economici e sociali in grado di rendere coltivazioni e allevamento bio sostenibili a 360 gradi.

Più produzione e qualità: la scienza al servizio dell’agricoltura biologica - Ultima modifica: 2023-04-10T17:02:32+02:00 da Redazione Terra e Vita

18 Commenti

  1. Dal 2023 la mia azienda agricola sarà condotta in modo biologico quindi sono interessato a quanto riguarda questa pratica.

  2. Da sempre ho apprezzato e letto le pubblicazioni di EDAGRICOLE; ritengo che anche nel caso del form suddetto troverò elementi utili ed aggiornati per l’esercizio della mia professione visto che da trenta anni faccio praticare, ai miei clienti, l’agricoltura BIO. Grazie per il gradito dono, cordiali saluti.

  3. da abbonato a TeV (mia moglie MC Colella) seguo con interesse le evoluzioni della agricoltura bio.
    Voglio invece far presente la disapprovazione per i ripetuti accostamenti tra agricoltura bio e agricoltura biodinamica.
    Che alcune pratiche e alcune attenzioni della biodinamica siano valide non può far dimenticare che il cuore della bd sta in pratiche e affermazioni condannate dalla scienza.

  4. Pubblicazione molto interessante! Davvero complimenti per il lavoro svolto e per le preziose informazioni raccolte e divulgate in modo sempre chiaro ed esaustivo!

  5. buongiorno , giusto tutelare i nostri consumatori , l ambiente , l alimentazione , valorizzare sempre di piu il PRODOTTO ITALIANO , spero che mettiamo a capo del ministero gente competente e che tenga a cuore il settore , ma non a CHIACCIERE , ma nei fatti seri duraturi e di coerenza e di competenza , a mio avviso oggi scarseggiano NEI FATTI ma a chiacchiere sono 30 anni che li subiamo . Chi paga siamo noi l indotto e consumatore finale e l economia italiana

  6. Salve, devo ancora leggere i contenuti del lavoro.
    Sono comunque certo che un po’ di chiarezza in questo settore va fatta. Infatti anche per me che sono più di 20 anni che seguo nei processi di certificazione le aziende agricole che vogliono intraprendere la strada del BIOLOGICO negli ultimi tempi a fronte di una crescita si assiste anche ad una grande confusione.
    Certo non basterà questa pubblicazione ma è pur sempre un punto di partenza

    • Chi paga per migliorare il nostro benessere ?? l’ agricoltore sta pagando da 30 anni e chi tenta di sopravvivere come azienda , si sta rivolgendo solamente al consumatore che veramente può spendere in modo particolare straniero .
      Se si vuole migliorare il nostro benessere collettivo italiano , è necessaria una visione condivisa tra Ministero della salute e Ministero dell’ Agricoltura e alimentazione , nel senso che , chi si alimenta con prodotti Biologici farà risparmiare molti fondi alla Sanità pubblica in futuro , ma questi risparmi futuri devono essere messi in programma immediatamente come prevenzione delle malattie dell’ apparato digerente , destinandoli ai produttori agricoli Biologici . Sarà il Ministero dell’ agricoltura che formulerà gli aiuti alla produzione ,sia a superficie che al prodotto raccolto , tenendo presente i costi di produzione veri e certificati dall’ Ismea da inserire nei contratti di filiera che devono essere sottoscritti da tutti i soggetti 30 giorni prima dell’ inizio della coltivazione .Chi non sottoscrive il prezzo
      non può commercializzare , trasformare ,tenere in deposito e tanto meno vendere nella Grande distribuzione ai consumatori . Coraggio Ministro che c’è spazio per tutti e per ogni soggetto delle filiere . Basta con le ingiustizie !!

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