La Provincia autonoma di Trento sosterrà l'agricoltura biologica anche nel nel 2021 con 900mila euro. Lo ha assicurato l’assessora all’Agricoltura Giulia Zanotelli, a margine dell’ultima Giunta provinciale del 2020. A fronte dei 742mila euro distribuiti come contributo alle 1.187 aziende finanziando tutte le richieste pervenute nel 2020, per il 2021 è previsto uno stanziamento maggiore. La fase di raccolta delle domande di contributo non è ancora stata attivata in quanto è allo studio una semplificazione delle procedure ma si prevede che possa essere aperta durante la prossima primavera.
Incentivi sì, ma senza pressioni
In questa fase l’assessorato all’Agricoltura da un lato sta portando a termine le azioni definite nell’ambito della Politica agricola comune 2014-2020 e dall’altro sta attivando un vasto confronto con i portatori d’interesse per definire le linee strategiche della nuova fase di programmazione dello sviluppo rurale 2021-2027. Tra gli aspetti strutturali previsti c’è quello di assicurare continuità all’accrescimento dell’agricoltura sostenibile e alla biodiversità puntando sia sulle produzioni biologiche che su quelle integrate. Per quanto riguarda il biologico si punta a un aumento delle aziende, ma con l’accorgimento di non imporre nulla dall’alto ma solamente sostenendo le iniziative dei produttori verso la conversione. «Questo è ritenuto strategico anche in funzione turistica al fine di rendere attrattive agli occhi del turista anche le aree rurali periferiche» ha detto l’assessore Zanotelli.
In Trentino è bio quasi un terzo della Sau
Ma qual è la dimensione dell’agricoltura bio in Trentino? Secondo Roberto Zanzotto, responsabile Ufficio Agricoltura Biologica della Fem, in Trentino siamo a 18.300 ettari coltivati con il metodo biologico compresi prati e pascoli, che rappresentano quasi un terzo del totale. La viticoltura biologica copre 1.230 ettari con un più 6% rispetto al 2019, mentre i frutteti biologici superano di poco i 1.000 ettari con un più 5% pari a 45 ettari. Le colture orticole, prevalentemente in Val di Gresta e i seminativi, superano i 400 ettari.
Secondo Stefano Delugan, fondatore dell’Associazione produttori biologici e biodinamici del Trentino, è possibile raggiungere complessivamente il 25% della superficie agricola a coltivazione intensiva coltivata con il metodo biologico entro il 2030. Certo, conclude: dobbiamo crederci tutti: produttori, consumatori e istituzioni, creando fra tutti una forte concertazione senza nessuna forzatura ideologica.