Anche in Lombardia potranno nascere i Distretti biologici, presentando la relativa domanda. Ad annunciarlo è stata la Regione.
Le condizioni da rispettare
Affinché possa essere riconosciuto, il Distretto biologico deve essere compreso in un territorio delimitato e senza interruzioni, compreso almeno entro due comuni; prevedere la partecipazione di almeno dieci soggetti; possedere una superficie agricola utilizzata (Sau) pari almeno al 3% della Sau totale del Distretto, o di almeno 500 ettari. La richiesta di riconoscimento dovrà essere inviata da parte del comitato promotore tramite posta elettronica certificata, all'indirizzo agricoltura@pec.regione.lombardia.it.
Il bando
I Distretti potranno partecipare al bando ministeriale loro dedicato, che aprirà il 15 aprile con una dotazione di 15 milioni di euro.
«I Distretti – ricorda l'assessore regionale all'Agricoltura Alessandro Beduschi – potranno essere costituiti su base territoriale tra imprenditori agricoli biologici, associazioni di produttori, cooperative e consorzi che si occupino di produzione, preparazione e distribuzione dei prodotti, ma possono comprendere anche e organizzazioni professionali agricole e le associazioni locali di consumatori»
In regione 3.500 aziende bio
In Lombardia attualmente sono presenti circa 3.500 aziende biologiche, tra produttori e trasformatori, mentre sono 56.500 gli ettari di superficie biologica totale. «Su questo settore – prosegue Beduschi - la Regione ha deciso di puntare con decisione, come testimoniato dai 93,2 milioni di euro stanziati a sostegno a partire dal 2014. La Lombardia, riconoscendone l'importanza, si impegna a sostenere e incoraggiare l'adozione di pratiche agricole biologiche attraverso l'istituzione di distretti biologici».
Di seguito la ripartizione provinciale delle aziende biologiche: Bergamo 311, Brescia 529, Como 89, Cremona 141, Lecco 65, Lodi 65, Monza e Brianza 90, Milano 661, Mantova 343, Pavia 709, Sondrio 121, Varese 93, sede legale fuori regione: 298.