I principali Organismi di certificazione si sono messi insieme per rappresentare in autonomia, e nella maniera per loro ritenuta migliore, uno dei servizi chiave per lo sviluppo dell’agricoltura biologica.
L’annuncio è stato dato in occasione del Sana di Bologna dal neo presidente dell’associazione Riccardo Cozzo di BioAgricert.
«La grande e continua crescita del bio - ha detto Cozzo - ha reso maturi i tempi per la costituzione di un’associazione indipendente in grado di collaborare con i vari attori del settore e in particolare con le autorità pubbliche. Gli organismi di controllo sono cresciuti e stanno sviluppando una maggiore collaborazione fra di loro e intendono fare sistema. Rispetto al nuovo regolamento del bio, ad esempio, siamo stati un po’ assenti, ma adesso vogliamo recuperare il tempo perduto».
«È nostra intenzione - continua Cozzo - essere un’associazione fortemente rappresentativa, ma allo stesso tempo mantenere ottimi rapporti con tutti gli stakeholder e le associazioni del settore».
Fra le prime attività dell’associazione c’è quella della riprogettazione e della ristrutturazione della banca dati, per renderla più efficace e funzionale all’attività degli organismi di controllo.
Aderiscono ad Assocertbio gli organismi di certificazione: Bioagricert, Bios, Ccpb, Ecogruppo, Icea, Sidel, Suolo e Salute e Abcert. Questi, tutti assieme, certificano circa il 97% del biologico italiano.
«Non vogliamo naturalmente rappresentare un nucleo chiuso - assicura Cozzo - ma lasciamo le porte aperte a tutti gli organismi non ancora associati, che condividono i nostri principi».
Il comitato di presidenza di Assocertbio comprende i due consiglieri Alessandro D’Elia, di Suolo e Salute, e Fabrizio Piva del Ccpb.