Il cambiamento climatico, con il quale dobbiamo imparare a convivere, sta ormai influenzando un po’ tutti i comparti produttivi ma, proprio per la sua struttura, l’agricoltura è quello che risulta più esposto.
Anche se alcune conseguenze che questo fenomeno si porta dietro potrebbero sembrare “quasi” positive per l’agricoltura di alcune regioni europee, come le aree nordiche, in funzione dell’allungamento della stagione di crescita e ai miglioramenti nelle produzioni agricole dovuti a condizioni climatiche più miti, nel suo complesso le ripercussioni sono estremamente negative. Una serie di fattori socio-economici e ambientali, fra cui la scarsità (o altre volte l’eccesso) di acqua possono infatti portare a importanti perdite economiche, magari in territori già oggi sotto forte pressione.
Tendenzialmente l’aumento delle temperature influisce negativamente sulle rese e sulla stessa qualità di molte colture, come i cereali. Mentre il modificarsi dell’andamento meteorico (in termini di quantità, tempi e variabilità) può creare scompensi sull’umidità del suolo, con conseguenze sulle piante spesso disastrose. Così come le variazioni termiche possono incrementare il rischio di gelate da una parte e di aridità dall’altra, altre avversità estreme come forti venti, ondate di calore, grandine posso essere addirittura distruttive.
Tre linee di attenzione
Produzione agricola, catena alimentare e sicurezza sociale sono da tenere sotto stretto controllo in questo momento per evitare che il cambiamento climatico possa mettere a repentaglio l’economia mondiale e la salute della popolazione.
La produzione agricola è strettamente legata all’andamento climatico. Variazioni di temperatura e precipitazioni possono incidere pesantemente sulla fisiologia delle piante dando luogo a crolli di produzione e influendo sulla vulnerabilità economica delle aziende con effetti sugli andamenti di mercato (domanda/offerta, disponibilità di riserve ecc.).
Per quanto riguarda la sicurezza della catena alimentare le ripercussioni che ci si aspettano dal cambiamento climatico riguardano principalmente l’aumento della criticità della gestione della risorsa acqua e l’incremento della diffusione di malattie e contaminazioni nei prodotti agricoli e alimentari.
In questo contesto sarà fondamentale mettere a punto tecniche di irrigazione che permettano di risparmiare acqua e comunque di ridurne le perdite. Umidità e temperature più elevate possono anche favorire la diffusione di parassiti, malattie ed erbe infestanti, anche provenienti da areali diverse.
Non sottovalutiamo, infine la sicurezza sociale. D’altra parte è noto che conflitti e lotte sociali sono molto spesso legate alla disponibilità e all’utilizzo di alcune preziose risorse naturali come l’acqua nonché al controllo delle risorse energetiche.
Crollo delle produzioni
Un rapporto pubblicato dall’Aea, l’Agenzia europea per l’ambiente, evidenzia che la produzione agricola e zootecnica tenderà a diminuire, anche in maniera consistente, tanto che in alcune aree potrebbe essere addirittura abbandonata. L’adattamento ai cambiamenti climatici deve dunque diventare una priorità assoluta per il settore agricolo se si vuole migliorare la resilienza agli eventi quali siccità, ondate di calore e inondazioni.
Le conseguenze del cambiamento climatico già si fanno sentire in gran parte dell’Europa e stanno già causando perdite economiche agli agricoltori. E se da una parte il cambiamento potrebbe portare a stagioni più lunghe e condizioni di coltivazione più adatte per alcune colture, dall’altro il verificarsi di eventi estremi rischiano di vanificare il lavoro dell’agricoltore.
Dunque le conseguenze delle bizzarrie del clima possono dar luogo a raccolti più scarsi con ripercussioni importatati sul prezzo e la qualità.
Secondo alcune previsioni le rese di alcune colture tendenzialmente non irrigue come il frumento, il mais e la barbabietola da zucchero entro il 2050 potrebbero subire un taglio anche del 50% che rischia di provocare l’abbandono di alcune aree agricole e un crollo del valore dei terreni fino all’80%, entro il 2100.
Corriamo ai ripari
In questo contesto l’Unione europea, con gli strumenti a disposizione e la stessa Pac punta a mettere a punto una strategia di adattamento. Tuttavia la mancanza di adeguati finanziamenti, del sostegno politico nonché l’accesso al know-how, pongono pesanti vincoli.
Sicuramente le varietà che vengono utilizzate oggi non saranno più funzionali nei prossimi anni così come le tecniche agronomiche. Dovranno dunque essere selezionate nuove varietà mentre gli interventi colturali dovranno essere adeguati in modo da risultare funzionali alle mutate condizioni climatiche.
Ma il cambiamento climatico sembra affermarsi più rapidamente dell’adeguamento varietale e della tecnica agronomica…
Che cosa si può fare allora? La copertura assicurativa sembra al momento essere lo strumento più efficace e molti agricoltori se ne sono già resi conto. Cresce infatti il mercato assicurativo agricolo italiano grazie anche a strumenti di gestione del rischio sempre più calzanti per il settore. Nel 2019 i valori assicurati hanno toccato gli 8 miliardi di euro con contributi nazionali e comunitari di circa 500 milioni.
Secondo l’Istat nel 2019 la produzione agricola si è ridotta dell’1,3% in valore mentre il valore aggiunto lordo è sceso del 2,7%. La sfida dunque è quella di estendere al maggior numero di aziende possibile l’ombrello finanziario a copertura delle perdite in agricoltura.
Una proposta interessante
Nell’ambito del mercato italiano VH Italia Assicurazioni ha conquistato una posizione di assoluto rilievo grazie a una costante ricerca di coperture sempre più adeguate alle esigenze degli agricoltori, con una particolare attenzione alla qualità del servizio offerto e grande soddisfazione dei propri clienti.
Tutte le polizze di VH Italia Assicurazioni, nella linea STANDARD e SECUFARM®, sono vendibili in forma collettiva o individuale. Per entrambe le linee assicurative sono disponibili coperture non agevolate (che assolvono la funzione di integrare il contratto agevolato al fine di estendere la liquidazione degli eventuali danni sulle partite che, pur superando la franchigia, non raggiungono la soglia di danno) per i rischi Grandine e Vento Forte, e coperture agevolate sulle rese, disponibili in diverse combinazioni di garanzie contro tutti i rischi previsti nel Piano di Gestione del Rischio annuale.
Tipologie di prodotto VH ITALIA ASSICURAZIONI
Linea SECURFARM®
Questa linea di prodotti assicurativi, esclusiva di VH ITALIA ASSICURAZIONI, combina l’esperienza maturata in Germania con la tipicità del mercato italiano per offrire agli agricoltori coperture altamente innovative e flessibili.
Scegliendo fra i vari pacchetti di garanzie disponibili, l’assicurato potrà decidere la giusta combinazione di eventi contro i quali assicurare la maggior parte delle produzioni, come frutta, uva, cereali, pomodoro da industria ed altre ortive. Le caratteristiche principali di questo prodotto si configurano nelle aliquote di franchigia di tipo scalare, che si riduce a zero per danni particolarmente elevati, e i criteri di determinazione della percentuale del danno innovativi e vantaggiosi.
Per la frutta ad esempio si tiene conto della perdita commerciale del prodotto dovuta agli eventi assicurati, valutando il frutto danneggiato nelle categorie merceologiche di prima, seconda classe o scarto. Per l’uva da vino si riconosce una perdita di qualità direttamente correlata allo stadio di maturazione del prodotto.
Linea STANDARD
E’ la linea di prodotto tradizionale di VH ITALIA ASSICURAZIONI. Inizialmente sviluppatasi come monorischio grandine, è presto mutata in pluririschio in quanto, per esigenze di mercato, la sua applicabilità si è estesa a tutte le garanzie. Tale tipologia di prodotto trova applicazione per le avversità di frequenza, quali Grandine, Vento Forte, Eccesso di Pioggia ed Eccesso di Neve, oltre che alle Accessorie ossia: Colpo di Sole, Vento Caldo, Ondata di Calore e Sbalzo Termico. La caratteristica principale di tale linea assicurativa è la presenza di una franchigia minima fissa applicabile a tutti i prodotti agricoli.
Tale linea assicurativa pluririschio, a seconda delle necessità dell’agricoltore e a seconda del grado di copertura del rischio che desidera acquistare, può mutare in multirischio nelle soluzioni seguenti:
- Linea Standard CAT, estendibile, dunque, alle avversità catastrofali ossia: Alluvione, siccità e Gelo – Brina;
- Linea standard Gold applicabile al verificarsi delle sole avversità catastrofali e di frequenza ad esclusione, dunque, delle accessorie.
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