Nocciole, grandine e cimice sotto raccolta

    Pesante cascola di nocciole causata dalle pesanti grandinate che hanno colpito il PIemonte in questi giorni
    In Piemonte tutto pronto per la raccolta della Tonda Gentile delle Langhe, ma oltre ai capricci del climate change e agli attacchi degli insetti occorre fare i conti con la crescita dei casi di marciumi dei frutti

    La campagna di raccolta è ormai alle porte e nei noccioleti fervono le operazioni di trinciatura per la preparazione del piano di raccolta.

    In val Triversa, nell’Alessandrino, cuore di uno degli areali del nocciolo in Piemonte i primi frutti sono già caduti terra. Nella valle Belbo, fra Cuneese e Astigiano i primi distacchi dalle piante sono iniziati nella prima settimana di agosto, nei terreni che meno hanno risentito lo stress idrico.

    Situazione analoga nei corileti che occupano il fondovalle Tanaro della Granda, nell’area fra Piana Biglini (nel Comune di Alba), Guarene e Govone. Per l’Alta Langa occorrerà attendere oltre la metà del mese, previsione che non vale per i Comuni di Cravanzana, Torre Bormida, Castino e Cortemilia, patria della Tonda gentile perché, spiega il tecnico Antonio Marino: «La grandinata del 6 luglio ha distrutto almeno il 60 per cento della produzione, interrompendo la maturazione dei frutti superstiti».

    Incubo ghiacciato

    La schiusura delle ovature di cimice

    Venerdì 21 luglio i chicchi di ghiaccio sono tornati a seminare distruzione, questa volta negli appezzamenti fra Moncalvo Calliano e Penango, nell’Astigiano. «Hanno raggiunto le dimensioni di un’albicocca, accelerando il processo di distacco dei frutti, caduti a terra.

    La traiettoria perpendicolare al suolo della grandine ha contenuto i danni agli alberi», prosegue Marino. Gli agricoltori sono corsi ai ripari e recupereranno il raccolto «si tratta di nocciole pienamente formate. L’unico problema sarà l’umidità, attorno al 30-35 per cento contro il 17 usuale: un dato fisiologico perché alla caduta mancavano ancora alcune settimane».

    Il monitoraggio della cimice

    Cimice asiatica nella vegetazione di un nocciolo

    Se le stime sul raccolto futuro sono difficili, quelle sulla presenza di Halyomorpha halys, la famigerata cimice asiatica, evidenziano la presenza di esemplari adulti, neanidi e ovature nei corileti.

    Per monitorarne la presenza, da alcuni anni, Regione, fondazione Agrion, Università di Torino e organizzazioni dei produttori hanno istituito un sistema di coordinamento con riunioni settimanali dei tecnici agrari, incaricati di svolgere i frappage in campo e monitorare i 300 dispositivi di cattura con feromoni d’aggregazione installati.

    «In questi giorni siamo sotto i 20 esemplari adulti per trappola fra Albese e Astigiano, ma il caldo sta agevolando lo sviluppo degli insetti. Il picco di presenze si concentrerà durante il periodo della raccolta». La cascola, altro problema che attanaglia la Tonda gentile, si è manifestata in modo disomogeneo nei fondi, con una forbice che oscilla fra il 2-3 e il 50 per cento della produzione perduta. «Il dato è correlato alla storia dei singoli appezzamenti».

    Preoccupa il marciume dei frutti

    Del fenomeno parla anche Massimo Quaglia, tecnico che segue appezzamenti fra Doglianese, Alta Langa cebana, Monregalese e la pianura verso Cuneo e Fossano, un’area, quest’ultima, dove la coltura si è espansa, notevolmente in questi anni, toccando i mille ettari di impianti. «Non sappiamo ancora se la cascola sia correlata alla potatura o alla puntura delle cimici -spiega -sembra da escludere l’opzione della mancata impollinazione dei fiori».

    Marciume dei frutti di nocciolo

    A destare preoccupazione è il marciume dei frutti, già riscontrato in alcuni appezzamenti. «È un altro processo che non trova una spiegazione certa: i problemi c’erano già stati nella campagna del 2022». Non mancano le teorie, in attesa di validazione: «Potrebbe essere imputabile a batteri che entrano nel fiore assieme al polline», prosegue Quaglia.

    La puntura delle cimici è un’altra ipotesi, assieme alle «scottature causate dall’eccessivo calore del sole. Per prevenirne danni abbiamo iniziato a nebulizzare caolino in polvere sulle piante, creando una barriera contro i raggi del sole». Sotto controllo anche in questo areale, la presenza delle cimici asiatiche e nostrane, i frappage dei giorni scorsi erano sotto la soglia di allerta: in media le catture si sono attestate a un esemplare per albero.

    Nocciole, grandine e cimice sotto raccolta - Ultima modifica: 2023-08-10T07:46:20+02:00 da Lorenzo Tosi

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