Lo Piparo, l’artefice della svolta della tutela della qualità

Illuminato riformatore, dirigente capace del ministero delle Politiche agricole, Giovanni Lo Piparo è stato il poco conosciuto protagonista della rivoluzione che ha reso la Repressione frodi un vero baluardo in difesa dell’origine delle produzioni italiane di qualità, a tutto vantaggio dei nostri agricoltori.

È venuto a mancare a 75 anni Giovanni Lo Piparo, agronomo, Dirigente di vertice del Ministero, che in oltre quarant’anni di prestigiosa carriera ha rivestito le cariche di Direttore generale del Consiglio della Ricerca in Agricoltura, di Capo dell’Ispettorato repressione frodi e di Direttore generale al Ministero dell’agricoltura.

Giovanni Lo Piparo

La svolta della qualità

Il suo nome rimarrà però legato all’Ispettorato centrale per la repressione delle frodi che trasformò in Dipartimento della qualità e della repressione delle frodi agroalimentari attribuendogli un ruolo strategico nella tutela della qualità e del made in Italy.

Con Lo Piparo l’Ispettorato divenne un Dipartimento del Ministero dell’agricoltura costituito su due direzioni generali e con competenze sempre più allargate nel campo della repressione delle frodi agroalimentari e punto di riferimento e coordinamento degli altri organismi di controllo nello stesso settore in ambito nazionale e comunitario.

Il fiore all’occhiello del ministero

Alle sue intuizioni ispettive e strategiche si devono ancora oggi le numerose attività di controllo e repressione delle frodi nel settore agro-alimentare oltre che il potenziamento strutturale di un organismo di controllo che costituisce un fiore all’occhiello del Ministero dell’Agricoltura e un esempio per gli analoghi organismi comunitari ed extracomunitari.

La redazione Edagricole, che annovera tra i suoi collaboratori alcuni che lo conobbero ed ebbero modo di apprezzare le sue qualità, è vicina alla famiglia in questo momento di dolore.

Lo Piparo, l’artefice della svolta della tutela della qualità - Ultima modifica: 2019-12-11T19:23:43+01:00 da Lorenzo Tosi

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