Vite e olive sono due colture che da sempre caratterizzano il paesaggio dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Il nostro Paese trova in queste colture un riferimento economico importante e un punto distintivo del made in Italy.
Troppo spesso, però, si tende a sottovalutare le esigenze colturali e nutritive di vite e olivo e in questo modo le loro potenzialità qualitative e produttive vengono drasticamente ridotte con ripercussioni economiche sul reddito dell’agricoltore che, non rendendosi conto di questa situazione, rinuncia di fatto a ottenere risultati migliori.
Anche se è vero che le piante assorbono molto azoto, di fatto queste hanno bisogno di un gran numero di elementi nutritivi fra macro, meso e microelementi.
La nutrizione minerale di vite e olivo, come per tutte le altre colture, deve dunque essere bilanciata in modo da favorire la fertilità del suolo e garantire un adeguato equilibrio vegeto-produttivo nell’ambito del tutto il ciclo della pianta.
Elementi chiave
Senza stare a “scomodare” la legge del minimo di Liebig, è chiaro per tutti che fino a quando la pianta non avrà potuto assumere l’elemento o gli elementi chiave di cui necessita, non sarà possibile che questa possa migliorare la sua resa ed esprimere al top il suo potenziale qualitativo.
Non ha senso dunque spingere con un elemento quando nel suo metabolismo la pianta ha la necessità di assumerne, sia pure in quantità limitata, un altro.
Riconoscere le carenze
Solo conoscendo bene la fisiologia della pianta (basandoci sulla resa attesa e facendo le analisi del terreno con una certa regolarità) e intervenendo con l’opportuna concimazione si può quindi evitare che questa si venga a trovare nelle condizioni, se non di vera e propria sofferenza, di non riuscire a produrre quanto ci si aspetta.
Per fortuna, le carenze hanno spesso una sintomatologia visiva abbastanza chiara che può aiutare gli operatori nella diagnosi e, di conseguenza, nella scelta del trattamento più efficace. E’ opportuno infatti intervenire prima possibile per evitare di trovarsi di fronte ad una situazione già compromessa in maniera irreparabile.
Un nuovo prezioso supporto
Per venire incontro a queste esigenze, K+S, che si propone al fianco dell’agricoltore per aiutarlo a risolvere i propri problemi, ha realizzato una guida dal titolo, che già da solo esprime tutte le potenzialità di questo supporto “Tutte le carenze in una tasca! Guida alle carenze nutrizionali di vite e olivo.
Questa guida nasce con l’obiettivo di aiutare l’agricoltore nel riconoscimento visivo dei sintomi da carenza, mirando a favorire una rapida diagnosi e suggerendo il trattamento più efficace.
In formato tascabile e con pagine rivestite in plastica per non rovinarsi in caso di contatto con polvere o schizzi di acqua, la guida descrive sinteticamente ma in maniera esaustiva per le due colture in esame il ruolo di azoto, fosforo, potassio, magnesio, zolfo, boro e manganese all’interno delle piante.
Il piccolo manuale riporta anche le immagini dei sintomi da carenza e ne descrive il trattamento consigliato per prevenirli e curarli evidenziando la proposta K+S, ricca ed articolata.
Alla fine della guida viene anche riportate la gamma dei concimi K+S ammessi in agricoltura biologica (si sa bene quanto sia stia sempre più diffondendo la coltivazione biologica di vite e olivo), oltre alle raccomandazioni del produttore per la concimazione al terreno, la fertirrigazione e i trattamenti fogliari.
Di seguito ricordiamo brevemente quali sono i prodotti consigliati da K+S per queste olivo e vite.
Concimazione del terreno
ESTA Kieserit - Solfato di magnesio
Patentkali - Solfato di potassio contenente sale di magnesio
KALISOP - solfato di potassio
Concimazione fogliare e fertirrigazione
EPSO Top - solfato di magnesio
EPSO Microtop - Solfato di magnesio con boro e manganese
EPSO Combitop - Solfato di magnesio con manganese e zinco
soluMOP - Cloruro di potassio
soluSOP 52 (organic) - Solfato di potassio
Patentkali
Fra le varie proposte si evedenzia il Patentkali, Concime Ce, noto anche come solfato potassico magnesiaco. Si tratta di un concime potassico granulare speciale, con un elevato contenuto di magnesio e zolfo.
In questo prodotto potassio, magnesio e zolfo sono presenti in forma solfatica. Risulta quindi ideale per l’impiego su tutte le colture clorosensibili (come la vite e l’olivo). Gli elementi sono completamente solubili in acqua e immediatamente disponibili per la pianta, senza alterare il pH del terreno.
Grazie all’ottimale rapporto potassio/magnesio (3 a 1) garantisce il giusto equilibrio tra questi due elementi nel terreno e previene situazioni di squilibrio nell’assorbimento radicale e il manifestarsi di carenze nutrizionali sulla pianta e/o performance produttive non soddisfacenti.
Basta un solo passaggio di Patentkali per soddisfare i fabbisogni colturali in potassio, magnesio e zolfo. In questo modo si risparmia tempo e denaro, garantendo a lungo termine la migliore risposta produttiva e qualitativa. Di origine naturale, Patentkali è consentito in agricoltura biologica
Il prodotto si utilizza nella concimazione d’impianto (in presemina o in pretrapianto) e concimazione di produzione (in autunno e prima della ripresa vegetativa).
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