Il comparto ortofrutticolo meridionale conferma la propria grande vitalità con l’ampliamento del magazzino della sede di Scanzano Jonico (Mt) della Op Apofruit. Apofruit opera sul territorio metapontino da oltre 20 anni.
All'inaugurazione della struttura il presidente Mirko Zanotti ha ribadito la centralità dello stabilimento di Scanzano tanto per le produzioni convenzionali quanto per quelle biologiche. In particolare l’ampliamento sarà dedicato alle produzioni biologiche, che rappresentano da sempre il cavallo di battaglia del gruppo grazie a marchi ormai consolidati come Almaverde Bio. E il direttore di Apofruit Ernesto Fornari ha sottolineato come il Metapontino, oltre che confermarsi come luogo di grande tradizione per la produzione di ortofrutta, agisca come un hub per le produzioni provenienti da Sicilia, Calabria e Puglia.
Lo stabilimento di Scanzano lavora su doppio turno dodici mesi all’anno, impiegando circa 85 persone per turno, con 9 tecnici di campo. Vengono lavorati nel periodo autunno-invernale gli agrumi, in primavera le fragole e le drupacee precoci, per poi proseguire con le drupacee intermedie e tardive e con l’uva da tavola, per poi continuare con i kiwi verdi, ma soprattutto con quelli gialli. Questo comporta uno sfruttamento totale del magazzino di Scanzano, tanto che questo risulta uno dei più importanti degli undici stabilimenti di lavorazione del gruppo in Italia.
All’inaugurazione della struttura sono state diverse le presenze istituzionali. Tra queste quella del presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, del sindaco di Policoro Enrico Mascia, del consigliere regionale Pasquale Cariello: hanno ribadito il ruolo di grande rilievo svolto dalla cooperativa per il territorio, tanto per gli sbocchi occupazionali quanto per la valorizzazione delle produzioni metapontine in Italia e all’estero.
Puntare sul biologico per spingere l'export
Ha chiuso i lavori l’assessore regionale all'Agricoltura Francesco Cupparo, che ha ricordato come la nuova struttura di Apofruit sia stata finanziata con il Psr 2014/2020. Inoltre ha sottolineato: «Un test positivo per l’ortofrutta lucana è venuto solo poche settimane fa da Fruit Logistica a Berlino. Un test in linea con l’obiettivo che Apofruit si pone attraverso la nuova struttura, una nuova piattaforma di lavorazione, trasformazione, commercializzazione per intensificare l’attività, particolarmente importante per tutto il settore lucano e non solo, di valorizzazione e vendita nei mercati nazionale ed internazionali».
Cupparo ha poi affermato: «La scelta di produzioni biologiche e di qualità, come fragole e piccoli frutti, produzioni innovative per il territorio metapontino, si rivelerà vincente anche in questa fase difficile per i mercati. E ciò avrà ripercussioni positive anche sull’intera economia regionale». E nel sollecitare gli operatori della filiera ortofrutticola a «intensificare la concretizzazione degli investimenti», l’assessore ha riferito che a due anni dal via del progetto di valorizzazione della filiera ortofrutta, per 4,3 milioni di euro circa, lo stato di avanzamento – dai dati in possesso degli uffici dipartimentali – è poco meno del 40%.
Cupparo ha colto l’occasione per ricordare un progetto «che è destinato a dare benefici diretti ed indiretti al vostro lavoro e a quello dei produttori agricoli del Metapontino. Si tratta della Piattaforma logistica Val Basento, progetto candidato nel Pnrr per 45 milioni di euro e nell’amministrazione pubblica con una dotazione finanziaria di 14 milioni di euro, che mira a promuovere la realizzazione di Piani di sviluppo industriale per il rilancio della Val Basento, rilanciando il polo logistico di Ferrandina quale Zona franca doganale».
Infine l’assessore ha auspicato un impegno congiunto con l’Unione europea e il governo per coinvolgere tutti gli attori della filiera agro-alimentare, a partire dai produttori, anche per assicurare misure urgenti alle aziende agricole colpite dagli effetti della guerra in Ucraina, per favorire la liquidità delle imprese e per agire sui costi energetici, come la riduzione delle accise sul carburante e dell’Iva.