L’Alto Adige da solo rappresenta oltre il 40% della produzione di mele dell’intero Paese. Il settore è fortemente organizzato in cooperative e altre forme organizzative. Nonostante ciò nel 2000 i vertici delle 4 grandi organizzazioni che rappresentano il mondo frutticolo dell’Alto Adige (Vog, Vip, Fruttunion e Asta Frutta Alto Adige), hanno sentito il bisogno di unirsi in un consorzio che è stato definito un “ombrello” per l’intero settore melicolo dell’Alto Adige, il Consorzio Mela Alto Adige.
Nei giorni scorsi l’assemblea plenaria dei soci svoltasi presso la Casa della Mela di Terlano, ha provveduto al rinnovo del cda scaduto per la fine del mandato. Alla presidenza è stato confermato Georg Kossler, presidente della più grossa Op, la Vog, molto apprezzato dai frutticoltori dell’Alto Adige, mentre alla vicepresidenza è stato chiamato Thomas Oberhofer della Vip. In cda anche i loro amministratori delegati e i rappresentanti di Fruttunion e Asta Frutta Alto Adige.
Obiettivo sostenibilità
L’occasione dell’assemblea è servita anche per mettere a fuoco le strategie future della frutticoltura dell’Alto Adige, con un progetto definito "sustainapple". Sulla base di questo progetto l’obiettivo per eccellenza del nuovo consiglio di amministrazione è quello della sostenibilità, come sottolineato dal presidente Kossler e dal suo vice Oberhofer. «Due anni fa – hanno affermato – abbiamo lanciato la strategia di sostenibilità sustainapple, con la quale ci siamo posti obiettivi ambiziosi e concreti: entro il 2030 vogliamo arrivare ad una coltivazione dei nostri meleti a impatto climatico zero. E per farcela dobbiamo continuare a lavorare con coerenza».
Certo, un ruolo centrale lo ha il Centro sperimentale Agrario e Forestale di Laimburg ma anche il Gruppo di lavoro per la coltivazione integrata (Agrios), costituito oltre 30 anni fa, oltre al Centro di consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige, (un organismo privato costituito dai produttori oltre 40 anni fa per assicurare consulenza tecnica ai propri soci). Con tutti questi organismi il Consorzio intende collaborare attivamente.
Lotta alla cimice asiatica
Tra i problemi più urgenti individuati Kossler, ha ricordato quello della difesa biologica dalla cimice asiatica da combattere con un imenottero autoctono, progetto che il Consorzio sta portando avanti da 3 anni. Ma questi temi tecnici non possono far dimenticare l’impegna del consorzio nella gestione del consorzio di tutela della “Mela Alto Adige IGP”, l’attuazione di progetti finanziati dall’Unione europea e la promozione della commercializzazione in Germania, che comprende la partecipazione a svariati eventi fieristici. Una particolare attenzione sarà rivolta anche alla comunicazione.