La Regione Toscana è impegnata a promuovere la nascita di un distretto del pomodoro toscano per sostenere e sviluppare una realtà fondamentale dell'agricoltura e dell'intero sistema produttivo regionale, ma che versa in grave situazione finanziaria, soprattutto sul fronte della trasformazione del prodotto. È questa, in sintesi, la dichiarazione che Enrico Rossi, presidente della Regione, ha rilasciato ieri a Venturina Terme (Livorno), nel corso di un convegno sul tema organizzato dalla Cisl locale, rivolto ad agricoltori, lavoratori agricoli e rappresentanti di Italian Food Gruppo Petti, principale operatore nella zona del settore della trasformazione.
Secondo il presidente Rossi, «presto tutti gli attori coinvolti saranno convocati per una riunione a Firenze per dare impulso alla costruzione di una filiera che porti alla conclusione di contratti con gli agricoltori. L'Amministrazione regionale è disponibile a lavorare perché siano assicurate garanzie finanziarie a tutela del processo produttivo, nonché a verificare la possibilità di finanziamenti a questo segmento del settore agricolo».
Al convegno ha partecipato anche l'assessore regionale all'Agricoltura, Marco Remaschi, che nel suo intervento ha sottolineato l'importanza, innanzitutto, di lavorare per raggiungere un punto di equilibrio tra tutti protagonisti di questa filiera: «Occorre rafforzare chi fa produzione primaria, valorizzare il ruolo della Op Asport, garantendo inoltre la riscossione di quanto conferito dai produttori, e insieme trovare un punto di equilibrio rispetto al prezzo della materia prima, puntando a migliorare sia processi quantitativi sia qualitativi del prodotto. Pagamenti certi, prezzi in equilibrio, qualità: sono questi -, ha concluso - i cardini del progetto su cui lavorare».
Filiera pomodoro, la Toscana punta al distretto
Così la Regione intende sostenere e potenziare un comparto fondamentale dell'agricoltura e dell'intero sistema produttivo del territorio