Anche Melinda, sull’esempio di quello che ha fatto Apot, ha deciso di fare il proprio bilancio di sostenibilità: un bilancio non basato su promesse per il futuro, ma su fatti concreti che hanno visti protagonisti tutto lo staff di Melinda, dal presidente Ernesto Seppi al direttore generale Luca Zaglio. Ma quali sono le principali iniziative realizzate per rendere più sostenibile la frutticoltura delle Valli del Noce?
Installazione in campo di impianti a goccia (oggi sul 97% dei frutteti), che fanno risparmiare oltre il 30% dell’acqua necessaria per l’irrigazione, efficienza energetica e agricoltura rigenerativa. Sono questi alcuni dei temi che caratterizzano la prima pubblicazione del Bilancio di sostenibilità di Melinda presentato ieri in una conferenza stampa presso la Federazione trentina della Cooperazione.
Le iniziative per la sostenibilità
Il rapporto, redatto in conformità agli standard indicati dall’organizzazione non profit Global Reporting Initiative (GRI), prosegue il percorso iniziato nell’ambito del progetto “Trentino Frutticolo Sostenibile” promosso da Apot, già autrice del suo bilancio di sostenibilità. A spiegare nei dettagli in cosa consistono gli aspetti più innovativi del bilancio è stata Jessica Paternoster, che ha affermato fra l’altro: «Melinda ha voluto redigere questo rapporto per rimuovere gli ostacoli nel dialogo con gli stakeholder e aumentare la credibilità del proprio brand, il bilancio non è rivolto agli attori istituzionali ma ai consumatori e va inteso come un mezzo di comunicazione».
«Questo bilancio - ha sottolineato il presidente Seppi - è il frutto del lavoro di gruppo di tante realtà e dimostra come facendo squadra ognuno di noi possa ricavare il massimo dalle proprie potenzialità. Sono orgoglioso di ciò che abbiamo fatto».
«Da anni Melinda si impegna nella promozione della propria responsabilità sociale e ambientale d’impresa e nello sviluppo di soluzioni sempre più sostenibili per i prodotti e i processi, ora però è necessario compiere un ulteriore passo in avanti - ha sottolineato Zaglio - dobbiamo passare dalla conoscenza alla coscienza, prendendo atto del ruolo della sostenibilità come valore strategico nello sviluppo d’impresa».
Interessante il fatto del riconoscimento del ruolo delle nuove generazioni: sono loro, più di chiunque altro, ad affermarsi come principali protagoniste del cambiamento. E non è un caso, in questo senso, che Melinda abbia istituito un valido gruppo di lavoro composto da giovani impegnati a studiare e sviluppare nuove strategie nell’ambito della sostenibilità in alcuni comparti chiave del Consorzio.
Oltre a sottolineare l’importanza del proprio impegno per la responsabilità sociale e l'attenzione al benessere dei lavoratori, Melinda e Apot hanno poi dedicato ampio spazio alla presentazione delle progettualità in corso che includono i percorsi di formazione e le iniziative in campo ambientale che, nel corso degli anni, hanno determinato e continuano a generare risultati importanti.
La riduzione degli agrofarmaci
Tra questi, ad esempio, c’è la riduzione dell’impiego degli agrofarmaci nei campi, anche grazie all’impegno per una distribuzione efficiente delle sostanze con l’impiego di S.O.PH.I.A. (Spray Overcanopy PHytosanitary Innovative Application) un sistema di precisione a punto fisso per l’applicazione dei trattamenti. Questa tecnologia, installata in modo permanente all’interno del frutteto, consente di indirizzare gli antiparassitari in modo mirato sulle colture, riducendo le emissioni di CO2, la compattazione del suolo e la dispersione dei prodotti nell’ambiente. In questo modo si contribuisce a far crescere ulteriormente la qualità delle produzioni e, con essa, la sicurezza per soci e consumatori.
Particolarmente rilevante, inoltre l’impegno nell’agricoltura rigenerativa, la disciplina che punta al ripristino della fertilità e dei servizi ecosistemici favorendo la capacità di sequestro di carbonio da parte del terreno e la mitigazione delle emissioni. In questo quadro il progetto pluriennale lanciato da Melinda insieme a xFarm Technologies e dss+, che coinvolge un gruppo selezionato di aziende agricole, porterà alla redazione di un protocollo delle buone pratiche di rigenerazione e salvaguardia del suolo.
Energia, economia circolare, biomonitoraggio
Molto importanti i risultati raggiunti da Melinda in campo energetico: il Consorzio si basa da tempo su una fornitura 100% rinnovabile grazie all’energia idroelettrica e quella fotovoltaica. Quest’ultima è prodotta direttamente dai pannelli installati sui tetti degli impianti di conservazione e lavorazione. Il nuovo piano di sviluppo prevede ora il raddoppio della produzione. Notevoli, poi, sono i risparmi legati all’impiego e all’espansione delle celle ipogee, che permettono di impiegare meno energia nel confronto con i magazzini di superficie, ma meno spreco energetico si otterrà anche dalla funivia che porterà le mele dal magazzino di raccolta alle celle ipogee.
Molteplici gli aggiornamenti sulle iniziative condotte da Apot. Nell’ambito di un accordo di programma con la Provincia Autonoma di Trento e altri soggetti, come un progetto di economia circolare che coinvolge la cooperativa di allevatori Alta Anaunia Bioenergy che, nel comune di Romeno, ha realizzato un biodigestore per produrre energia a partire dagli effluenti zootecnici trasformando gli stessi in digestati destinati ai frutticoltori della Val di Non.
Ma anche, tutela delle api per il loro importante ruolo nell'impollinazione e nel biomonitoraggio. Decisamente sensibili ai cambiamenti ambientali determinati da agenti inquinanti, questi insetti sono in grado di lanciare tempestivamente un allarme sui possibili squilibri per la biodiversità e la salute umana. Infine, l’introduzione delle varietà di mele resistenti che, grazie alle loro caratteristiche genetiche che le proteggono dalla ticchiolatura, consentono di ridurre l'impiego dei trattamenti.