Ricerca per sostenere la competitività delle filiere agricole e agroalimentari, e comunicazione, per raccontarne le sfide, l’impegno e i risultati al consumatore finale: sono questi i due cuori che battono nel petto della Cooperativa “Ri.Nova – Agricoltura, Ambiente, Alimentazione”, il nuovo polo regionale dell’innovazione agroalimentare nato a Cesena (FC) dalla fusione tra Alimos – Alimenta la salute e Crpv – Centro Ricerche Produzioni Vegetali.
L'unione fa la forza
«Ri.Nova mette in sinergia due esperienze complementari, due storie pluriennali di eccellenza nei rispettivi ambiti e risponde a due esigenze ben precise – ha commentato il presidente della nuova realtà Raffaele Drei –. Da un lato la necessità di fare ricerca e sviluppare innovazioni che rispondano ai bisogni delle filiere agricole e agroalimentari. Dall’altro l'urgenza di dare vita a un dialogo più efficace verso un consumatore sempre più esigente e informato ma che troppo spesso non è a conoscenza degli sforzi e dell’impegno che il mondo agricolo mette in campo quotidianamente su ambiti cruciali come la sostenibilità, la tutela dell’ambiente, la lotta al cambiamento climatico, la sana e corretta alimentazione».
«Occorre continuare a fare, quindi, ma anche cominciare a raccontare in modo puntuale ed efficace – ha aggiunto Drei – Ri.Nova abbraccia la sfida di eccellere in entrambi gli ambiti, facendo innovazione e fornendo un’informazione corretta e accessibile, basata su solidi dati scientifici, alla grande platea dei consumatori. E lo farà mettendo a sistema due eccellenze: Crpv – Centro Ricerche Produzioni Vegetali, da oltre 30 anni punto di riferimento per la ricerca in ambito agroalimentare e Alimos-Alimenta la salute, realtà specializzata in educazione alimentare e alla sostenibilità operante a livello regionale e nazionale».
Uno sguardo al futuro
«Questo progetto guarda al futuro – ha sottolineato l'ex presidente di Alimos Antonio Zampiga – ed è frutto di una visione chiara: non si può parlare di ricerca senza la capacità di comunicare, non si può parlare di produzione senza parlare di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. L’obiettivo che Crpv e Alimos si sono date quando hanno scelto insieme di affrontare questo percorso di fusione è quello di ottimizzare le risorse e creare qualcosa di nuovo che sapesse rispondere alle esigenze dei soci, rinnovando il patto mutualistico, e che sapesse parlare alla società nel suo complesso: uno strumento più incisivo ed efficace della somma delle singole parti».
Comunicare la sostenibilità
Le prime sfide che attendono Ri.Nova arrivano direttamente dall’Europa e dal mercato nazionale e internazionale, a partire dagli obiettivi della strategia Farm to Fork: «Oltre a proseguire nel solco dell’impegno di Crpv sul fronte della ricerca e dell’innovazione – ha proseguito Drei – Ri.Nova avrà il compito di comunicare la sostenibilità delle attività dei nostri soci che rappresentano oltre il 60% della Plv vegetale del territorio regionale, con azioni mirate tese a valorizzare la qualità dei prodotti, il loro valore nutrizionale, l’attenzione all’ambiente che caratterizza i processi produttivi. L’Emilia-Romagna può contare su innumerevoli eccellenze in ambito agricolo e ortofrutticolo in particolare, con caratteristiche organolettiche uniche. I produttori agricoli della nostra regione sono da sempre impegnati sul fronte del risparmio idrico, della riduzione dell’uso della chimica in campo, della tutela della biodiversità».
Eccellenza dell'Emilia-Romagna
Il primo obiettivo di Ri.Nova sarà proprio quello individuare innovazioni e conoscenze che possano fare proseguire questo percorso virtuoso e comunicarlo al grande pubblico. Ma non solo. «A queste attività – ha concluso Drei – si affiancheranno progetti specifici dedicati all’educazione alimentare per incentivare il consumo dei prodotti agricoli dell’Emilia-Romagna e un’articolata attività pensata per il mondo della scuola e alle diverse community per promuovere la lotta agli sprechi. Sul fronte più prettamente scientifico, infine, è nostro obiettivo quello di rappresentare per l’Emilia-Romagna un punto di riferimento all’avanguardia per la ricerca, una realtà che possa sperimentare e validare le migliori tecnologie e innovazioni che possano fornire alle filiere agricole regionali tutti gli strumenti per vincere la sfida del mercato e del cambiamento climatico».