L’irrigazione è ormai un fattore produttivo imprescindibile per ottenere rese elevate e di alta qualità. Ma le risorse idriche si rivelano sempre più esauribili e costose, in una cornice di cambiamenti climatici caratterizzati, in particolare nell’area mediterranea, da lunghi periodi di siccità intervallati da violenti temporali che a volte si risolvono in disastrose alluvioni. Diventa perciò urgente adottare tecniche e metodi finalizzati all’uso razionale dell’acqua, sia con lo sviluppo di sistemi irrigui poco dispendiosi di acqua sia mediante la modifica degli ordinamenti colturali e delle tecniche produttive, cioè con l’introduzione di colture o varietà meno esigenti di apporti idrici.
L’ottimizzazione delle risorse idriche rappresenta uno dei temi chiave per lo sviluppo competitivo dell’agricoltura in Puglia come nell’intero Mezzogiorno. Essa coinvolge non solo gli enti gestori degli invasi e della rete distributiva, ma anche la ricerca e l’industria di settore, impegnate a offrire agli operatori sistemi irrigui tecnologicamente avanzati. Alla necessità di una gestione responsabile delle risorse irrigue ha cercato di dare risposte operative il convegno “Acqua per l’agricoltura, una sfida tecnologica”, organizzato da Ente Fiere di Foggia e FederUnacoma alla 67ª Fiera internazionale dell’agricoltura e della zootecnia.
Definizione di criteri di gestione
«L’applicazione di meccanismi di risparmio idrico non deve implicare irrigazioni insufficienti – ha introdotto Francesco Santoro, direttore generale del Consorzio per la bonifica della Capitanata –. Occorre invece definire criteri di gestione dell’acqua in grado di massimizzare le rese produttive con minori quantitativi.
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