Il ministero del Lavoro con la lettera circolare n. 9960 del 17 giugno scorso ha reso noto che provvederà ad effettuare verifiche relativamente a comportamenti elusivi posti in atto dai datori di lavoro per usufruire dell’esonero contributivo triennale previsto dalla legge di stabilità 2015.
In pratica si evidenzia come per tentare di sfruttare questa opportunità i datori di lavoro si stanno rivolgendo ad agenzie di somministrazione per far assumere lavoratori per almeno sei mesi per poi riprenderli tramite altre società che lavoreranno per loro.
In modo particolare questa opportunità, afferma il ministero del Lavoro, è stata riscontrata nell’ambito dei contratti di appalto.
In questo ambito molte imprese committenti dopo aver disdettato i contratti di appalto che li vedono protagonisti, fanno assumere i lavoratori per un periodo di almeno sei mesi da una agenzia di somministrazione per poi farli assumere a tempo indeterminato da una terza impresa appaltatrice, spesso costituita appositamente.
Il Ministero specifica che tale formula rappresenta solo uno degli esempi di comportamenti non condivisibili, perché ritenuti elusi della norma, anche se apparentemente non risultano in contrasto con quanto previsto dalla norma.
Il rischio che potrebbe scaturire da simili verifiche non è stato annunciato nella lettera ministeriale, ma si intuisce che quanto meno dovrebbe prevedere la restituzione del beneficio concesso ed eventuali altre sanzioni correlate.
Al via i controlli sull’esonero contributivo triennale
Per scovare i comportamenti elusivi posti in atto dai datori di lavoro