Si è aperta la finestra di sperimentazione che, dal 1° aprile scorso, consente alle imprese vitivinicole di testare il sistema telematico prima del definitivo passaggio (al 30 giugno) dalla carta al web (TV 2/2016). Il Dm. 31 marzo 2016 contiene infatti, ferme restando le regole Ue, le specifiche tecniche dei registri telematici utili per trasferire e gestire la dematerializzazione di ogni stabilimento/deposito nei quali, per l’esercizio di un’attività professionale o a fini commerciali, sono elaborati e/o detenuti prodotti vitivinicoli.
C’è da dire intanto che il registro telematico non è soggetto alla vidimazione preventiva né alla stampa periodica obbligatoria fermo restando che, in caso di controllo, l’operatore dovrà consentire la consultazione del registro mediante l’utilizzo del computer aziendale e la stampa dei dati utili.
Si tratta di uno strumento – come evidenziato nelle specifiche tecniche – che andrà a sostituire i diversi registri e conti speciali (vinificazione, commercializzazione, imbottigliamento, MCR e saccarosio, altre pratiche enologiche), oggi separatamente compilati e aggiornati, nel quale le singole operazioni, tutte codificate, dovranno essere inserite secondo un ordine cronologico coerente che tenga conto della reale sequenza temporale delle operazioni svolte in cantina.
Come primo passaggio, gli operatori dovranno caricare nel registro telematico le.....
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