«Dalle nostre parti si è sempre usato il termine zerla per indicare lo scambio di prestazioni e servizi tra contadini, allo scopo di aiutarsi l’un l’altro nei lavori di campagna». Inizia così la relazione di Cesarino Severi socio fondatore della Cma (Cooperativa macchine agricole) solierese in occasione del festeggiamento per il cinquantesimo compleanno della cooperativa.
Cma nasce nel 1967 come Consorzio macchine agricole e nel 1998 assume l’attuale forma cooperativa e da allora molto è stato il lavoro svolto, che ha prodotto frutti che sono sotto gli occhi di tutti; una struttura operativa e di servizio per lo sviluppo dell’agricoltura e per i produttori.
L’occasione per riunire le autorità e gli operatori agricoli del territorio è data dall’inaugurazione di un nuovo capannone sorto su una struttura resa inagibile dal sisma del 2012.
La folta presenza di autorità ha fatto da cornice ad una mattinata in cui ci si è confrontati con la storia e la cultura contadina di un territorio dove l’aiuto reciproco è sempre stato un fattore fondante delle relazioni umane.
Silvano Righi, attuale presidente di Cma, ha svolto il ruolo di padrone di casa e ha proposto ai presenti ed alle autorità l’identikit della cooperativa:
- oltre 200 Aziende agricole associate;
- circa 1.000 ha di seminativi e circa 100 ettari di vigneti in conduzione;
- un fatturato di circa 3 milioni di euro, realizzati col lavoro di 35 collaboratori nostri dipendenti.
Cma si è impegnata in questi anni a formare i giovani con tutte le conoscenze che l’agricoltura moderna richiede: informatiche, agronomiche, gestionali e organizzative nel lavoro. In sostanza si tratta di un lavoro di aggiornamento continuo per offrire sempre un servizio ai soci al passo coi tempi.
«Quello che siamo oggi è anche il risultato del percorso di aggregazione che la Cma Solierese, ha realizzato con le altre imprese. Tutte integrate nella cooperativa costituita nell’ottobre 1998 in continuità al Consorzio Macchine Agricole Solierese». Un percorso che continua ancora ha sottolineato Mauro Bertoni, direttore di Cma, nel ricordare le tappe principali che hanno portato oggi la coop ad essere in grado oltre a fornire servizi di gestire tecnicamente e professionalmente dei terreni di soci e non soci.
«Le dimensioni raggiunte con queste aggregazioni hanno consentito di investire in macchinari e attrezzature con capacità produttive importanti; si sono creati dei cantieri, dei gruppi di macchine per lavori omogenei».
Il cantiere per i vigneti è il più articolato. Si parte con la possibilità di progettare, realizzare con trapiantatrice gps, si svolgono tutte le lavorazioni per arrivare alla raccolta meccanica con 9 vendemmiatrici.
Ad oggi l’attività di Cma solierese si snoda a 360° nel panorama agricolo della pianura modenese:
- 890 ha di servizi agromeccanici a soci e 450 ha a clienti;
- 675 ha di conduzione terreni;
- 315 ha di acquisto prodotti in campo;
- 90 ha di vigneto;
- 480 ha di raccolta meccanica di uva.
Numeri importanti che parlano da soli della vitalità di una struttura votata all’innovazione tecnologica e professionale.
Per informazioni:
CMA SOLIERESE