La scenografia è quella dei più interessanti musei italiani dell'agricoltura per ricordare il passato. Lo spettacolo è quello di Agrievolution, per entrare nel ritmo dell'agricoltura del futuro. Il prossimo 26 febbraio alle ore 17 si tiene al Museo della Mezzadria senese di Buonconvento (Siena) la seconda tappa del roadshow promosso da Bayer: una serie di incontri sull’agricoltura di oggi e di domani, destinato a toccare zone a forte vocazione agricola in giro per l’Italia (la prima tappa si è tenuta al Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale di San Martino in Rio, provincia di Reggio Emilia, il 30 novembre scorso).
I temi
New breeding techniques, genome editing e trasformazione digitale: sono queste alcune delle tematiche toccate dall'evento moderato da Chiara Albicocco, con la partecipazione di Roberto Confalonieri, Antonio Pascale, Chiara Tonelli. Sono i relatori che per l’intero tour presentano al pubblico le loro tesi su genetica e digitale per l’agricoltura, dialogando con importanti rappresentanti locali come docenti universitari, giornalisti, associazioni e istituzioni, e naturalmente agricoltori.
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- Antonio Pascale, scrittore e performer, è il testimone dell’importanza dell’innovazione in agricoltura. «Siamo passati da un Paese dove era duro vivere a un Paese si vive bene grazie all’innovazione tecnologica. Dobbiamo smettere di guardare al passato con nostalgia: abbiamo a disposizione una nuova cassetta degli attrezzi, in cui ci nuovi strumenti sempre più precisi ci permettono di ottenere il meglio dalle nostre colture».
- Chiara Tonelli, Presidente del Comitato Scientifico Fondazione Umberto Veronesi e Professoressa di Genetica all’Università degli Studi di Milano: «Puntiamo a un’agricoltura sostenibile in cui dobbiamo produrre di più attraverso l’innovazione e le nuove tecnologie. Le piante ideali del futuro utilizzano meno acqua, meno fertilizzanti, meno agrofarmaci e sono più resistenti alle malattie. Inoltre, dovranno essere nutrienti e ricche di vitamine, antiossidanti e ferro. Non si dovrà più parlare di food security ma di nutrition security».
- Roberto Confalonieri, Professore di agronomia e sistemi culturali Università di Milano e fondatore e responsabile di Cassandra lab. «Il mondo digitale e quello dell’agricoltura si sono incontrati più tardi rispetto ad altri settori. Oggi tuttavia il digitale è entrato nella vita di tutti e le pressioni sugli agricoltori aumentano di continuo: c’è quindi una domanda. In più, l’offerta di tecnologie digitali in agricoltura è ora matura, sia per la definizione di soluzioni strategiche che per la gestione tattica delle colture. Nei prossimi anni questo consentirà di fornire tecnologie che siano di effettivo supporto agli agricoltori, a prescindere dalle dimensioni aziendali».
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