Ilsac-on è un biostimolante lanciato da Ilsa 10 anni fa. È un prodotto completamente naturale a base vegetale, ammesso in biologico. In 10 anni di utilizzo, Ilsac-on ha dimostrato che le molecole bioattive che lo compongono, riescono ad aumentare resilienza e forza nelle colture con risultati inequivocabili sul grado brix di qualsiasi vitigno, da Nord a Sud d’Italia.
I viticoltori confermano
Negli anni sono state raccolte infinite testimonianze di viticoltori soddisfatti che hanno visto in Ilsac-on un innovativo mezzo tecnico, anche per il biologico.
Tra le decine di campi dimostrativi realizzati in questi anni, ne è stato fatto uno su varietà Montepulciano, nel 2017, nell’Azienda Andreoli Paolo di San Vito Chietino. Gli obiettivi erano di aumentare la qualità del mosto e della resa finale. Con applicazioni di Ilsac-on a partire dalla fase di post-allegagione si è ottenuta una resa media di 165 q/ha contro i 145 del testimone non trattato. Anche il tenore zuccherino era risultato di 1,5 punti maggiore.
Un altro campo, nel 2013 su varietà Garganega, nell’Azienda vitivinicola Gini di Monteforte d’Alpone aveva l’obiettivo di supportare una conversione in biologico ed era necessario aumentare la qualità e lo sviluppo vegetativo in un vigneto con problemi di scarsa vigoria.
I risultati ottenuti sono stati straordinari, con un indice di maturazione (Godet) di 159 contro 121 del testimone non trattato e gli zuccheri riduttori (Glucosio + Fruttosio) di 30,7 (g/l) in più nella tesi Ilsa.
Per consultare le prove nel dettaglio, è sufficiente registrarsi nel sito di Ilsa e accedere all’area MEDIA/Risultati campi Italia.
Perché è importante il grado brix?
Molte le ragioni della sua importanza in viticoltura.
Il °Brix incide sulla qualità dell’uva, in quanto aumenta l’indice di maturazione tecnologica che è il rapporto tra contenuto in zuccheri e acidità e che governa un potenziale maggiore in termini di alcol potenziale.
Questo è un aspetto non facile da ottenere, in particolare in annate molto piovose.
Il grado brix è poi uno dei pochi esempi concreti di “qualità che conta” perché incide direttamente sul reddito dei viticoltori che, se conferiscono l’uva in cantina, vengono pagati in relazione a questa gradazione.
Rispetto ai vitigni non trattati, Ilsac-on ha dato sempre valori nettamente più alti di tenore zuccherino, senza variare pH e acidità, garantendo quindi una regolare fermentazione del mosto.
Da dove deriva l’efficacia di Ilsac-on?
Tra le varie molecole che compongono Ilsac-on, la più strategica per il benessere delle colture è certamente quella del Triacontanolo naturale che stimola il metabolismo della pianta favorendo fioritura, allegagione e ingrossamento dei frutti perché incrementa i processi di divisione cellulare e di assorbimento di acqua e nutrienti.
Ilsac-on contiene anche altre molecole bioattive tra le quali polifenoli, flavonoidi, vitamine e saponine che permettono non solo di incrementare le caratteristiche qualitative della frutta come colore e gusto, ma anche la conservabilità.
Come e quando va applicato
Ilsac-on va applicato per via fogliare a dosi di 150-200 g ogni 100 l di acqua, a partire dalla fase di “acino pepe” per almeno 3-4 interventi ogni 14 giorni.
“Ilsac-on per me”, iniziativa per dialogare con i viticoltori
Ilsa per celebrare i dieci anni di questo suo ritrovato che viene usato sia in biologico che in convenzionale in molti areali vitivinicoli in Italia e che contribuisce ad aumentare la sostenibilità del comparto, ha lanciato “Ilsac-on per me” che invita gli utilizzatori del prodotto a raccontare la propria esperienza.
Per partecipare basta inviare una email a info@ilsagroup.com citando il titolo dell’iniziativa. Commenti e considerazioni saranno pubblicati sui social media aziendali allo scopo di condividere testimonianze e suggerimenti utili a coltivatori e a Ilsa, per migliorare costantemente questo strategico mezzo tecnico per il biologico.