In una strategia di biodifesa che protegga efficacemente i vigneti dalla peronospora, soprattutto in una stagione primaverile segnata da eventi atmosferici di forte intensità e molto ravvicinati tra loro, è importante avere, al fianco dei rameici, prodotti corroboranti che aumentino l’efficacia dei trattamenti, la resistenza della pianta e consentano di controllare il dosaggio di rame utilizzato.
L’estratto di castagno Manica ha la funzione di fortificare la pianta e indurre le difese aspecifiche, potenziandone, quindi, il metabolismo ed i meccanismi di autodifesa. In questo modo aumenta la resistenza agli stress abiotici come siccità, picchi di temperature, salinità, raggi UV, e il potere antiossidante della foglia.
Dal legno di castagno 100% italiano viene estratto per percolazione il tannino, una miscela di polifenoli che svolge funzioni fisiologiche molto importanti per la pianta. In questo prodotto il tannino di castagno raggiunge una concentrazione del 36%.
Come agisce l’estratto di castagno sulla Peronospora della vite in sinergia con i rameici?
Il meccanismo d’azione funziona per sottrazione d’ossigeno al fungo, rallentandone lo sviluppo permettendo di contenere il dosaggio di rame utilizzato. Ha un reale effetto stoppante sulla sporulazione, poiché rompe spore e ife peronosporiche e dell’oidio. Per questo, a partire dalla post fioritura, è possibile miscelare l’estratto di castagno con i rameici, usando il dosaggio minimo di entrambi i prodotti. In questo modo si evitano eventuali fitotossicità e si sfrutta il pH acido (pH 3-4) dell’estratto di castagno per favorire la mobilitazione degli ioni Cu++, aumentando così la copertura del rameico. È miscelabile con i più comuni fungicidi, insetticidi e concimi fogliari. Adatto in agricoltura biologica, è quindi compatibile con l’ambiente ed innocuo per l’uomo. È un prodotto in formulazione liquida e va applicato alla dose di 5-10 L\ha, ogni 7-15 giorni.
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