Ortofrutta, i prodotti Ilsa prolungano la shelf-life

Ilsadurada e Siliforce favoriscono la conservabilità di lattuga e uva

Alcuni frutti e ortaggi continuano a respirare e a maturare anche staccati dalla pianta. Perché kiwi, mele, susine, pesche, albicocche, banane, pomodori e altri frutti, definiti climaterici, abbiano vita lunga in post-raccolta, la cosiddetta shelf-life, devono essere costituiti da meno acqua e più sostanze polimeriche (vitamine, zuccheri, sali minerali, proteine, ecc.). In questo modo si previene il loro rapido avvizzimento: l’acqua, infatti, favorisce la moltiplicazione dei microrganismi.

Questo è ottenibile partendo da una attenta tecnica di concimazione in campo. Infatti, l’impiego di prodotti a base di sostanze organiche biologicamente attive favorisce nei frutti, in fase di maturazione, la formazione di sostanze polimeriche che servono a formare legame con l’acqua e di conseguenza ad incrementare la conservabilità.

Ilsa per ottenere frutta e ortaggi capaci di durare a lungo nei banchi di vendita, propone Ilsadurada in associazione a Siliforce in concimazione fogliare, durante la fase di fine ingrossamento e inizio invaiatura dei frutti.

Ilsa produce e commercializza biostimolanti e prodotti ad azione specifica, concimi organici e organo minerali, solidi e liquidi. Dispone di una gamma completa di prodotti suddivisa in più linee, sia per l’agricoltura convenzionale che biologica.

Il biostimolante a base di fabaceae

Ilsadurada è un biostimolante ammesso in biologico, a base di idrolizzato enzimatico di fabaceae che consente di aumentare la shelf-life di frutta e verdura grazie a un’alta concentrazione di triacontanolo naturale, di vitamine (in particolare la B6) e di specifici composti organici bioattivi ad intensa attività antiossidante, come i polichetidi aromatici e derivati della naringina, gli acidi polifenolici e fenilpropanoidi (acido gallico, acido clorogenico, acido caffeico).

Questi composti influenzano il metabolismo secondario, grazie all’accumulo di antiossidanti e all’attività degli enzimi di difesa dallo stress ossidativo (perossidasi, catalasi), causato dalla presenza dei radicali liberi.

I benefici del silicio per le piante

Siliforce è un fertilizzante innovativo ammesso in biologico a base di acido orto-silicico Si(OH)4, zinco e molibdeno che aiuta le piante ad avvantaggiarsi dei benefici del silicio in forma stabile e resistente alla polimerizzazione. L’acido orto-silicico, rispetto al tradizionale silicio, derivato dai silicati ricchi di metalli pesanti, è in grado di penetrare nelle cellule vegetali.

Trasportato dalla linfa, si condensa come una sorta di gel colloidale accumulandosi soprattutto nelle cellule dei tessuti più superficiali di foglie, fusti e frutti. Aumenta così l’ispessimento dei tessuti vegetali e riduce la traspirazione, con conseguente diminuzione dell’assorbimento di sodio e fissazione dell’alluminio.

Favorisce inoltre un miglioramento degli aspetti qualitativi di frutti e ortaggi in termini di consistenza, concentrazione dei soluti e di sostanza secca, aspetti considerati fondamentali per la salubrità e la conservabilità dei frutti.

I risultati dei test su lattuga e uva

Su lattuga Green Romaine, Ilsadurada, applicato alla dose 2 kg/ha ogni 7 giorni, a partire dalla terza settimana prima del taglio, ha prolungato la bontà dei parametri valutati dall’azienda produttrice fino a 14 giorni, rispetto alle piante trattate con la concimazione tradizionale, che hanno iniziato molto prima a ingiallirsi e hanno avuto una minore vita commerciale (9 giorni in post-raccolta).

Prove agronomiche eseguite nel 2018 in Cile hanno riconfermato l’efficienza di Siliforce nel migliorare la qualità dell’uva da tavola destinata all’esportazione. Siliforce è stato impiegato in applicazione fogliare alla dose 250 (cc/ha) per 6 volte a cadenza di 7 giorni, a partire dalla fase di inizio invaiatura.

La tesi in cui è stato applicato Siliforce, in confronto alla tesi aziendale (trattata con ormoni di sintesi), ha fornito i risultati migliori sia in termini di uniformità della colorazione dell’uva da tavola 51.90% rispetto al 18,5% della tesi aziendale.

Ma anche in termini di contenuto zuccherino con 18 gradi Brix rispetto ai 16,9 nonché della sostanza secca a 19.4% in confronto al 17,6% del testimone non trattato.

Anche la conservazione in post-raccolta, valutata come contenuto di sostanza secca e come resistenza alla frigo-conservazione, ha registrato parametri migliori da 33.3% a 66.7% della tesi Ilsa.

 

Ortofrutta, i prodotti Ilsa prolungano la shelf-life - Ultima modifica: 2019-10-23T17:00:08+02:00 da Redazione Terra e Vita

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