I contenitori in plastica sono fondamentali in agricoltura. I box sono infatti ideali per il trasporto e la conservazione di prodotti alimentari in quanto sono resistenti, leggeri e facili da pulire. Inoltre, sono disponibili in diverse forme e dimensioni per adattarsi a varie esigenze di conservazione e trasporto.
Igiene dei contenitori
Uno dei principali vantaggi dei box in plastica per uso alimentare è la loro igienicità. I box in plastica possono essere facilmente puliti e disinfettati, prevenendo così la contaminazione dei prodotti durante la conservazione e il trasporto. Questo tutela la sicurezza alimentare dei consumatori.
Ammortizzare i costi
L'utilizzo dei box in plastica può anche aiutare a ridurre i costi di produzione. I cassoni sono riutilizzabili e possono durare per molti anni. Il loro peso leggero fa diminuire inoltre i costi di spedizione.
L'utilizzo dei box in plastica per uso alimentare è particolarmente importante nel settore ortofrutticolo e vitivinicolo, dove è necessario che i prodotti raggiungano i consumatori in condizioni ottimali, mantenendo la loro freschezza e proteggendoli durante il trasporto, aumentando l'organizzazione e l'efficienza dell'azienda agricola.
Rispetto della normativa
Le normative europee, introdotte per garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari, prevenire la contaminazione e proteggere la salute dei consumatori, prevedono alcuni requisiti per la realizzazione dei box in plastica.
Si richiede infatti che i materiali utilizzati per la produzione dei box in plastica per uso alimentare siano conformi alle norme igieniche e di sicurezza alimentare. Ciò significa che i materiali devono essere atossici, non contaminati da sostanze nocive e non trasmettere odori o sapori ai prodotti alimentari.
Inoltre, i box in plastica devono essere prodotti in modo da garantire la massima igiene e facilitare la pulizia e la disinfezione.
Jcoplastic, una gamma funzionale
Per venire incontro al settore agroindustriale, Jcoplastic ha ideato una vasta offerta di cassoni stampati a iniezione in HDPE di prima fusione garantita, e certificati per alimenti. Da segnalare, in particolare, la gamma di cassoni quadrati, come il CTO forato 1130x1130mm, disponibile in tre altezze: 58cm, 61cm e 63cm.
Con una portata massima di 330kg, questo contenitore può supportare l’attività vitivinicola dalla raccolta in vigna, al trasporto, alla trasformazione in cantina. Il cassone consente di velocizzare i processi e di garantire la qualità del prodotto raccolto. Il CTO può anche essere utilizzato per la raccolta di scarti di lavorazione destinati a trattamenti successivi, per esempio per la produzione di grappa nelle distillerie.
All’interno di qualsiasi processo, il box di Jcoplastic da' una garanzia di igiene: è facile da pulire, sterilizzare e previene la proliferazione di muffe ed insetti che potrebbero altrimenti introdurre parassiti nel vino. Sia le forature che offrono una migliore ventilazione, sia la proprietà sterile del polietilene ad alta densità, aiutano a prevenire la formazione e crescita di batteri.
Inoltre, le pareti con colonne rinforzate e il fondo reticolato ne aumentano la resistenza al carico ed all’impilaggio. La portata della pila di stoccaggio può arrivare in sicurezza ai 4.000 kg.
La resistenza all’usura di questo cassone non solo permette una migliore protezione del prodotto, per esempio contro la luce solare diretta, ma consente di svolgere tutte le attività di raccolta, movimentazione e produzione più e più volte.
Resistenti ai raggi Uv, agli acidi e alcali, alle alte e basse temperature, i box di Jcoplastic sono disponibili in diversi colori e personalizzazioni, e soprattutto strutturati per essere accatastati per lunghi periodi, conservando i prodotti senza danneggiarli.
L’impegno per l’ambiente
A fine vita, il box CTO è riciclabile al 100%. L’azienda completa il suo impegno per l’ambiente proponendosi come recuperatore autorizzato di beni in HDPE a fine vita, riciclando questo materiale tramite l’utilizzo di moderni macchinari atti al lavaggio, sanificazione e macinazione, per poi essere successivamente utilizzato in percentuali opportune durante lo stampaggio ad iniezione dei semilavorati. Così facendo la materia prima seconda ottenuta dai cassoni può essere reintrodotta nel ciclo produttivo e diventare un altro prodotto al di fuori del settore agroalimentare.
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