Punta sulla ricerca e sottolinea l’importanza di utilizzare il seme certificato. Ma Sis, soprattutto, ha offerto con i campi dimostrativi uno spaccato di come oggi la risicoltura in Italia sia in grado di offrire un ventaglio varietale adatto a incontrare le esigenze di un mercato che, nei prossimi mesi, sarà interessato dalla ‘rivoluzione’ dell’etichettatura obbligatoria per il riso venduto in Italia.
Ricerca e made in Italy
Parlando del ruolo della ricerca, il presidente della Sis (Società Italiana Sementi) Mauro Tonello ha evidenziato «l’impegno della stessa Sis per la ricerca approfondita e a tutela del made in Italy». Parlando di utilizzo del seme certificato ha sottolineato come esso sia «sinonimo di garanzia e tranquillità; vogliamo continuare a fare ricerca del seme, e lo faremo oggi e in futuro. Fare ricerca significa porre le basi necessarie per continuare a produrre a lungo riso nel nostro Paese».
La giornata dimostrativa del 12 settembre scorso presso la Cascina Calcinara di Monticello ha visto un’ampia adesione dei risicoltori e la condivisione del Consorzio Agrario del Piemonte Orientale. Come ha evidenziato Tonello, il 2018 vedrà una campagna commerciale che valorizzerà varietà storiche e new entry.
La tradizione del Volano
Grande attenzione si è concentrata sul Volano Nano, che continua la forte tradizione del Volano, a cicco superfino a taglia bassa chiamato a perpetuare la fortuna del Volano, particolarmente resistente alle fitopatie con granello tipo Arborio. Il Volano Nano ha un ciclo 155 giorni ed è un lungo A da risotto.
Di elevata resistenza alle fitopatie anche un altro riso protagonista della giornata, il Giglio, aromatico a taglia bassa dal granello cristallino: in questo caso si tratta di un lungo B da 140 giorni.
Protagonisti della giornata anche molte altre varietà tra cui Lido (Medio, 145 giorni), varietà che rappresenta il chicco medio per eccellenza, particolarmente apprezzato dall’industria per le sue caratteristiche organolettiche uniche, il Fenice (138 giorni, Lungo A, varietà a ciclo precoce con granello cristallino particolarmente adatto alla parboilizzazione) e il Dante, altro Lungo A, precoce e particolarmente produttiva, a ciclo di 145 giorni, granello tipo Loto con caratteristiche biometriche e tecnologiche particolarmente apprezzate.
Ha destato grande interesse anche il Sagittario, prima varietà tradizionale di costituzione italiana a ciclo precoce con granello Lungo B, di potenziale produttivo elevato e adattabile a tutti gli ambienti di coltivazione e alle semine tardive (si semina dal 15 maggio in avanti) per il controllo del riso Crodo.
Nei campi di Monticello anche un tondo, il Ducato, nuova varietà di tipo tondo a taglia medio bassa e ciclo precoce che, con la sua grande adattabilità a tutti gli ambienti risicoli, ben si distingue per la potenzialità produttiva e la resistenza alla vaiolatura, oltre che ad altre fitopatologie diffuse. Si semina fino al 15-20 maggio.
Non ha mancato di incontrare riscontro e attenzione il Gilda, nuova varietà pigmentata rossa, precoce: una pianta rustica e resistente alle fitopatie, da 145 giorni.
Riguardo ai Contratti di Filiera, Sis crede che ad oggi essi rappresentino «una bella fetta di futuro per le imprese agricole: un contratto di filiera parte da un presupposto importante: la copertura dei costi di produzione del riso e un utile per l’agricoltura: prevedere una quota di produzione aziendale in un contratto di filiera è importante, vantaggioso e saggio, e sostiene l’intera filiera».
Per informazioni:
SIS - Società Italiana Sementi