In Puglia si accumulano ritardi negli abbattimenti degli ulivi colpiti da Xylella e la Regione, a causa di una delibera approvata nel 2018, è costretta a multare se stessa con sanzioni che oscillano dai mille ai 30mila euro per ogni pianta malata rimasta ancora in piedi (ma poi l'intervento di Michele Emiliano mette in discussione la legittimità dell'intervento). Oggetto delle multe, scattate nei giorni scorsi, sarebbero 18 alberi che si trovano a Ostuni, in provincia di Brindisi. Le sanzioni sono inflitte dall'Osservatorio fitosanitario regionale che, in caso di inadempienze, è autorizzato a multare l'ente incaricato degli abbattimenti, in questo caso l'Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali della Puglia (Arif).
La Regione: «Atto dovuto ma non spenderemo un euro»
Il paradosso delle "auto sanzioni" è un atto dovuto, spiega la Regione, conseguenza della delibera 1890 del 2018. La delibera, infatti, stabilisce che le operazioni di trattamento fitosanitario ed estirpazione delle piante risultate infette nei monitoraggi 2018-2019, siano effettuate dalla Regione per il tramite dell'Arif, al fine di garantire che siano svolte con celerità, come richiesto dalla Commissione Ue. Sull'esito dei procedimenti amministrativi, tuttavia, la Regione è ottimista ed evidenzia che, con tutta probabilità, nessun euro sarà sborsato dall'Arif.
La delibera regionale in questione fu approvata per dare più efficacia alle azioni di contenimento della fitopatia così come imposto dall'Unione europea che, nell'ambito di una procedura di infrazione aperta nel 2015, il 5 settembre ha condannato l'Italia per non aver messo in atto le misure di contrasto alla diffusione del batterio responsabile del disseccamento di milioni di ulivi in Puglia.
L'appello di Coldiretti a Bellanova: consenta gli espianti
L'eradicazione delle piante infette, però, non è il solo problema cui far fronte. Coldiretti Puglia, infatti, si concentra sui reimpianti che «le commissioni Paesaggio in provincia di Lecce stanno negando anche nelle aree senza vincoli paesaggistici». Per questo l'associazione chiede un «intervento immediato del ministro per l'Agricoltura, Teresa Bellanova. Il Salento muore - evidenzia il presidente di Coldiretti Puglia Savino Muraglia - e finora sono stati reimpiantati solo 300 ettari con le specie resistenti al batterio, quali Leccino e Favolosa: Bellanova - conclude - consenta agli agricoltori di espiantare e reimpiantare, anche diversificando le colture, restituendo al Salento il bel volto che sta perdendo».
Ultim’ora: Emiliano: «Arif non può essere destinataria di sanzioni»
Il capo del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, Gianluca Nardone, «ha attivato il riesame in autotutela dei procedimenti sanzionatori in danno dell'Arif, anche sulla base del parere del Coordinatore dell'Avvocatura regionale espresso tempo fa e noto agli Uffici». Lo rende noto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in riferimento alle sanzioni che la stessa Regione (per mano dell'osservatorio fitosanitario regionale) ha irrogato contro la sua agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (Arif) per i ritardi nell'abbattimento degli alberi colpiti dalla Xylella.
«L'Arif esegue le ordinanze di estirpazione delle piante infette per conto ed al posto dell'Osservatorio fitosanitario regionale - precisa Emiliano in una nota - Anche solo per tale motivo l'Agenzia giammai avrebbe potuto essere destinataria di sanzioni amministrative».
«Proprio l'osservanza del principio di legalità - conclude Emiliano - avrebbe dovuto impedire all'Osservatorio Fitosanitario regionale di comminare sanzioni ad un soggetto, l'Agenzia, diverso da quelli espressamente contemplati dalle norme».