La Provincia Autonoma di Trento si è dotata delle nuove linee strategiche per il comparto agricolo nell’ambito del Piano Strategico nazionale della Politica Agricola Comune. Lo strumento adottato è stato quello della delibera della Giunta Provinciale che, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, prevede uno stanziamento di poco meno di 199 milioni di euro per finanziare una serie di progetti dal 2023 al 2027. Alla costituzione del fondo ha contribuito con il 41,51% lo Stato italiano, mentre il 40,70% è a carico del Feasr e il rimanente 17,79% della Provincia autonoma con i propri bilanci.
Priorità a zootecnia e sviluppo delle imprese
Si intendono previlegiare gli interventi a favore della biodiversità, il sostegno alle zone montane e di conseguenza un forte sostegno al comparto zootecnico per il ruolo non solo economico ma strategico della zootecnia in montagna per la conservazione dell’ambiente e per lo sviluppo del comparto turistico che ha nell’ambiente ben conservato uno dei suoi principali punti di forza. Ovviamente non può essere ignorata la competitività delle aziende agricole, lo sviluppo delle aree rurali, gli investimenti specifici per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli e la diversificazione delle attività agricole.
Grande attenzione viene riservata alle produzioni biologiche particolarmente sviluppate nel comparto vitivinicolo ed in quello orticolo. Saranno riservate risorse fresche anche alla gestione dei prati e dei pascoli, mentre proseguirà la politica di sostegno ai giovani che scelgono di fare l’imprenditore agricolo sia attraverso la formazione che con il premio d’insediamento e dando loro priorità anche su altri finanziamenti pubblici.
Come dichiarato dall’assessora provinciale all’Agricoltura Giulia Zanotelli, l’obiettivo generale è quello di rafforzare il ruolo strategico del settore agricolo e forestale, nell’ambito del complessivo sistema economico nazionale ed europeo. Nello specifico prosegue la responsabile della politica agricola provinciale, si vogliono orientare gli interventi verso la competitività e la sostenibilità, incentivando tecniche di produzione che coniughino finalità economiche con quelle ambientali e sociali che vadano verso un’agricoltura più ecologica e digitale.
Confermando le scelte fatte da molti anni, anche nel nuovo programma sarà riservata particolare attenzione agli strumenti di gestione del rischio e al ricorso a strumenti di mutualità come quelli molto puntuali messi in campo dal Condifesa di Trento.
Per quanto riguarda gli interventi nel comparto della zootecnia di montagna, fondamentale sarà la promozione dell’alpeggio, attraverso una gestione dei pascoli corretta e contrastando con tutti gli strumenti a disposizione fenomeni di natura speculativa ben presenti anche in Trentino. Al fine di migliorare il reddito dei produttori sarà potenziata la filiera corta, valorizzando ulteriormente anche l’agriturismo e l’enoturismo. Sarà infine stimolato l’acquisto di attrezzature e macchine innovative, il recupero di terreni abbandonati e favorito l’ammodernamento delle aziende agricole.