Tra le materie prime destinate all’alimentazione zootecnica tornano a cedere il passo in avvio di settembre i prezzi dei cereali foraggeri, con ribassi in particolare per grano tenero e sorgo. Sostanziale tenuta, invece, per gli orzi nazionali, a fronte di un leggero calo per quelli di provenienza estera. Nel comparto delle oleaginose, si confermano in ribasso le quotazioni della soia di provenienza estera. Diffusi cali, tra le farine proteiche, si sono osservati per quelle di soia e girasole.
Grano tenero in lieve calo
Scambi limitati e domanda poco vivace nel mercato dei cereali foraggeri. Il grano tenero foraggero quotato presso la Borsa Merci di Bologna ha registrato un ulteriore lieve calo settimanale, attestandosi sui 372-373 €/t (franco arrivo), lo 0,7% in meno rispetto a sette giorni prima. I prezzi attuali restano più alti del 40% rispetto ad un anno fa.
Il sorgo arretra, ma rimane al +40% sul 2021
Arretrano anche i prezzi del sorgo, che perdono sia sulla piazza di Bologna che di Milano 3 €/t rispetto alla settimana precedente, raggiungendo i 353-357 €/t (franco partenza) nel capoluogo emiliano. Anche per il sorgo l’aumento su base annua rimane considerevole, pari ad un +40%.
L'orzo resta invariato
Sono rimasti invariati sulla quasi totalità delle Borse Merci i prezzi dell’orzo nazionale (334-339 €/t a Bologna, franco arrivo), mantenendo anche in questo caso una crescita rispetto alla scorsa annata nell’ordine dei 40 punti percentuali. L’arrivo di merce dall’estero ha invece impresso un calo ai prezzi dell’orzo comunitario (-4 €/t a Bologna).
Le buone previsioni sulla soia raffreddano i listini
Rimane orientato al ribasso l’andamento dei prezzi della soia di provenienza estera, condizionata da uno scenario globale che resta segnato da attese positive sulla prossima produzione mondiale, in particolare per i raccolti sudamericani. Con il prodotto nazionale ancora non quotato, a Bologna e a Milano la soia estera ha ceduto 10 €/t su base settimanale (640-670 €/t a Milano), mantenendo comunque un rincaro su base annua superiore al +30%.
Farine proteiche, scendono soia e girasole
Tra le farine proteiche, ulteriore diminuzione per la farina di soia con cali generalizzati a Bologna di 10 €/t per tutte le provenienze (547-549 €/t per la farina proteica estera). Il segno “meno” ha contraddistinto l’andamento settimanale anche per la farina di girasole (-5 €/t a Milano e valori sui 355-370 €/t, franco arrivo). Maggiore stabilità per la farina di colza, stabile di fatto su tutte le principali piazze di scambio, ad eccezione della flessione (- 7 €/t) osservata a Milano.