Grano tenero
Con il progredire della raccolta si hanno riscontri sulla produzione, oltre i 3 mln/t e in aumento del 10% sul 2018, e qualità, inferiore all’annata scorsa e a “macchia di leopardo”. La tendenza che si percepisce è rialzista anche per la sostanziale tenuta durante la settimana dei prezzi delle alternative comunitarie ed estere (effetto valutario), soprattutto per i “misti”. Domanda sempre più presente ma selettiva sulle caratteristiche, che estende le coperture al 2020. Le mercuriali del Nord quotano stabile il “tipo Bologna” sui 215-230 €/t reso destino, con i “bianchi” attorno ai 203-210 €/t e i “misti” sui 195-198 €/t. Comunitari panificabili sui 195 €/t arrivo; “spring” stabili.
Grano duro
Con il progredire delle analisi del raccolto si delinea una spaccatura tra il Sud, con buone rese/h e qualità “corretta” anche se con proteina non ottimale, e il Centro/Nord, con chiara evidenza di volpatura e fusariosi. La domanda è ben presente alla ricerca dei lotti migliori, rivolgendosi all’Europa e all’estero per quanto necessita a coprire il deficit nazionale e “tagliare” le partite di nazionale con problemi. Quotazioni che al Sud si adeguano bruscamente al mercato (+10 €/t) e valori “allineati” al Centro-Nord. Il “Fino” vale a Foggia sui 255 €/t e (volpatura 15% max.) 230-235 al Centro-Nord; Mercantili a sconto di 5 €/t al sud e 10 €/t al Nord. Comunitari ben tenuti ed esteri Nordamericani legati all’effetto cambio.
Mais
Nonostante l’evidenza nel prezzo del “pronto” non dia segnali di cambiamento, la situazione in prospettive resta più incerta causa possibili danni dalla recente siccità in zone del Centro-Est. La produzione è sempre stimata sui 6 mln/t, ma c’è apprensione tra gli operatori. Su Bologna e Milano regnano gli “invariati” per l’origine nazionale con i rimpiazzi Comunitari ed esteri in linea a livello di prezzo. Il nazionale “generico” rimane attorno ai 183-185 €/t con premialità di un 3 €/t per il “con caratteristiche” che rispecchia il valore del Comunitario (“con caratteristiche”) a poco meno di 190 €/t e dell’Ucraino sempre tra 187 e 192 €/t.
Cereali foraggieri e oleaginose
Cereali foraggeri: dopo una settimana di assestamento dei prezzi, gli orzi nazionali non mostrano segnali confermandosi (sul pronto) poco tenuti; su Bologna e Milano i prezzi da 156 €/t dei più “leggeri” ai 175 €/t dei “pesanti”. Il tenero foraggero locale (come sempre) non è molto e vale arrivo Nord 183-190 €/t. Oleaginose: soia nazionale che registra lievi cali ma che nel complesso tiene in un contesto mondiale altalenante. La nazionale vale reso 337-340 €/t (-1) e l’estera a premio di 2-3 €/t (-3) per effetto valutario.