Cereali foraggeri, mercato fiacco. Ulteriore rialzo per soia e farina di soia

alimentazione zootecnica
La settimana compresa tra il 13 e il 17 dicembre ha confermato nel mercato delle materie prime mangimistiche l’attuale fase di debolezza dei cereali foraggeri

La domanda ridotta e i ribassi del mais hanno impresso un nuovo calo ai prezzi del grano tenero e al sorgo, lasciando invariati invece gli orzi. Segno “meno” anche per la soia di origine nazionale, anche per via di una maggiore offerta. Statici anche i listini della farina di colza. L’unica eccezione allo scenario di stabilità continua ad essere rappresentato dalla soia di provenienza estera, segnata da un ulteriore aumento sia per i semi che per la farina e sempre condizionata dall’andamento del mercato al di là dell’Atlantico.

Giù grano tenero e sorgo

Nel comparto dei cereali foraggeri, un ulteriore ribasso settimanale ha interessato i prezzi del grano tenero foraggero, scesi sulla piazza di Bologna sui 325-330 €/t (franco arrivo), in calo del 3% rispetto a sette giorni prima. Pur riducendosi, si mantiene ampia la crescita rispetto alla scorsa annata, pari ad un +44%. Nuovo cedimento anche per i prezzi del sorgo, attestati sotto la soglia dei 290 €/t a Bologna (286-289 €/t, franco partenza). Anche in questo caso rimane comunque elevato l’incremento rispetto ad un anno fa, superiore al +50%. In un mercato caratterizzato da scambi limitati i prezzi dell’orzo hanno registrato la seconda settimana consecutiva di stabilità su tutte le principali Borse Merci nazionali. Fermi i listini dell’orzo nazionale (pesante) sia a Bologna (301-305 €/t, franco arrivo) che a Milano (293-297 €/t, franco arrivo), su livelli che si mantengono superiori del 55% circa rispetto all’annata precedente.

In rialzo la soia estera

Si confermano in rialzo i prezzi della soia di provenienza estera, sulla scia degli aumenti sulle principali piazze internazionali. In particolare, i timori che il fenomeno meteorologico “La Nina” possa determinare nelle prossime settimane condizioni siccitose nelle zone di produzione sia del Brasile che dell’Argentina hanno spinto in rialzo le quotazioni, in forte crescita alla Borsa di Chicago. Sul mercato americano le quotazioni future hanno chiuso infatti la settimana riavvicinandosi alla soglia dei 13 dollari per bushel (12,85 pari a 420 €/t), in crescita dell’1,4% rispetto a sette giorni prima. Segno “più” anche nel mercato italiano, dove la soia estera scambiata a Bologna si è portata sui 526-530 €/t (+6 €/t rispetto alla settimana precedente), un livello più alto del 22% rispetto allo scorso anno. Per contro, si sono accentuati i ribassi per la soia nazionale no ogm: a Bologna i prezzi hanno ceduto 7 €/t rispetto alla precedente rilevazione, attestandosi sui 598-601 €/t (franco partenza). La crescita su base annua rimane consistente, di poco inferiore al +40%.

Netto incremento anche per la farina di soia estera, salita a Bologna sui 460 €/t (franco arrivo), ben 25 €/t rispetto a sette giorni prima ed in aumento del 6% circa rispetto ad un anno fa. Tra le altre farine proteiche nessuna variazione di rilievo nei listini all’ingrosso della farina di colza a fronte di un leggero incremento riscontrato per la farina di girasole (+1,1% alla Borsa Merci di Torino per il girasole nazionale).

I prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche
nella settimana dal 13
al 17 dicembre 2021

Cereali foraggeri, mercato fiacco. Ulteriore rialzo per soia e farina di soia - Ultima modifica: 2021-12-20T17:15:06+01:00 da Redazione Terra e Vita

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